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Del Piero: “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Sarri. Juve più vulnerabile, il Napoli è da Scudetto”

Alessandro Del Piero, ex bandiera della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul Napoli e sulla lotta scudetto: Sarri è una persona molto interessante, ma soprattutto è un grandissimo conoscitore di calcio. Basta vedere certi gol per capire che c’è dietro un percorso di anni. In questa stagione i suoi giocatori hanno anche maggiore consapevolezza. La struttura societaria è cresciuta di pari passo con quella sul campo. In questo De Laurentiis è stato bravissimo, non dimentichiamoci che il Napoli era in Serie B con noi”.

Napoli in lotta fino a fine campionato? “Non è mai semplice correre su tre fronti facendo giocare quasi sempre gli stessi giocatori. Alla lunga rischi di perdere in brillantezza. L’infortunio di Milik non ci voleva, limita ancora di più le rotazioni. Sarri ha creato una macchina quasi perfetta, ma qualche volta dovrà anche improvvisare e fidarsi di tutta la sua rosa. E c’è l’eventuale Champions che in Primavera si mangia tante energie”.

Di sicuro un attaccante si diverte con lui. “Sicuramente, sarebbe piaciuto anche a me averlo come allenatore. Magari con la conoscenza del calcio che ho adesso, molto più profonda e matura di quando avevo 20 anni”.

Addio di Bonucci alla Juventus? “Vedo una Juve più vulnerabile rispetto agli altri anni. Resta la favorita numero uno, ma con meno margine. E questo Napoli è assolutamente da scudetto”.

Tutto perché è andato via Bonucci? “Il calcio a volte è fatto di meccanismi complessi. Ricordo Leo quando arrivò a Torino, in questi anni ha fatto dei progressi giganteschi. Inoltre parliamo di un leader e un professionista scrupoloso.

Giocare nella Juve lo ha reso migliore, e lui ha reso migliore la Juve. La società in questi anni ha sempre fatto dei cambiamenti, ma una fortezza come la BBC non era stata toccata e non c’è dubbio che ci sia stata una grave perdita. Anche perché cambiare giocatori dietro non è come farlo in attacco, ci sono dei movimenti e delle situazioni che necessitano di tempo per essere perfezionate. Il Napoli dovrà essere bravo ad approfittare del periodo necessario a oliare nuovamente certi meccanismi”.