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Anna Frank, Lotito in visita alla Sinagoga: “Mi dissocio dagli ultras della Lazio”

Sono trascorse più di 24 ore dalla diffusione dell’immagine di Anna Frank con la maglia della Roma attaccata in curva Sud da alcuni tifosi della Lazio. Una storia che ha fatto raggelare tutti: la “Memoria” di Anna Frank infangata da un pugno di tifosi laziali che ha ricevuto condanne da tutto il mondo dello sport e non solo.

IL PRESIDENTE –  Claudio Lotito ha commentato così le polemiche per gli adesivi di Anna Frank, recandosi con una delegazione del club questa mattina alla Sinagoga di Roma per rendere omaggio alla comunità ebraica: “La Lazio ha sempre messo in campo azioni ed iniziative contro ogni forma di razzismo perciò ci dissociamo da tutto questo”.

La comunità ebraica che, comunque fino all’ultimo, ha smentito di avere in programma incontri ufficiali ed è stata assente all’incontro visto che la visita non era stata concordata, ha aggiunto: “Oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club”.

L’INIZIATIVA – Quella della Lazio è stata un’iniziativa autonoma del club che come ha affermato Lotito è intenzionato “a fare chiarezza sugli autori del gesto“. Tre dei responsabili sarebbero stati identificati dalle telecamere all’interno dello stadio. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di tre ultrà con precedenti specifici ripresi mentre erano intenti ad attaccare adesivi sulla vetrata della Curva Sud e che rischiano ora una denuncia e un Daspo fino ad 8 anni. Proseguono comunque le indagini della polizia per individuare tutti i responsabili dell’accaduto.

 

LA RISPOSTA DELLA FIGC – La Figc, d’intesa con il Ministro per lo Sport e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), comunica in una nota di aver “disposto l’effettuazione di un minuto di riflessione su tutti i campi di calcio per condannare i recenti episodi di antisemitismo e per continuare a coltivare la memoria della Shoah e l’impegno della società civile tutta, soprattutto assieme ai giovani, affinché ogni contesto sportivo sia luogo che trasmetta valori e formi le coscienze. Nel corso del turno infrasettimanale previsto nei campionati di Serie A, Serie B e Serie C e del turno previsto nel fine settimana per i campionati dilettantistici e giovanili – informa la Federazione – le squadre e gli ufficiali di gara si disporranno al centro del campo prima del calcio d’inizio mentre verrà letto un brano tratto dal Diario di Anna Frank“.

LA CODACONS Nel frattempo, il Codacons parla di “vera e propria associazione a delinquere messa in atto dai tifosi della Lazio” che hanno “gettato discredito sull’immagine di Roma e dell’Italia agli occhi del mondo, arrecando un danno enorme all’intero paese“. Specificando che “il codice penale prevede che quando tre o più persone si associano per commettere delitti, scatta la fattispecie di associazione a delinquere, in tal caso per la realizzazione di un reato evidente, quello di odio razziale, punito dalle nostre norme. Non è la prima volta che la tifoseria biancoceleste si rende protagonista di episodi ignobili di stampo antisemita – prosegue il Codacons -, e di fronte all’ultimo grave episodio le autorità competenti devono adottare provvedimenti esemplari: in tal senso il Codacons chiede la chiusura totale della curva Nord dell’Olimpico per un periodo non inferiore ai 3 anni, come segnale di forza delle istituzioni e punizione per comportamenti che non riguardano solo il calcio, ma ledono gli interessi della città e dell’Italia“.