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Gazzetta – Napoli, credici ancora!

Cagliari-Napoli statistiche

Il Napoli deve crederci. Non deve arrendersi, non ora, non così. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza la comunicazione di Maurizio Sarri.

“Battuto dalla Roma, il Napoli è stato però applaudito dal suo splendido pubblico, spettacolare come la squadra di Sarri anche nel momento più difficile. Un incoraggiamento e un chiaro invito a non mollare. Che però Sarri non ha saputo, o voluto, raccogliere con quelle parole interpretate da tutti come una resa”.

LA LOTTA SCUDETTO CHI RIGUARDA DAVVERO?

La Rosea sottolinea:”La lotta scudetto riguarda soltanto la Juventus. Per adesso abbiamo avuto la forza di renderle la vita difficile, ma è evidente che loro sono di un altro pianeta”.

Secondo Cerrutti, storica firma de la Gazzetta, “le parole di Sarri – almeno quelle pubbliche – rischiano di trasformarsi in un comodo alibi per i giocatori. La classifica, e tutto il campionato, dicono infatti che il Napoli ha il diritto, e il dovere, di puntare ancora allo scudetto, unico obiettivo rimasto perché considerato da Sarri e da tutti i napoletani il più importante della stagione“.

Crederci ancora

Per Cerruti si tratta di una questione di statistiche, e di punti: “È vero, quindi, come dice Sarri, che il Napoli fin qui ha reso la vita difficile alla Juve. Ma non è vero che anche quest’anno la Juventus è di un altro pianeta. Perché si deve dare per scontato a priori che la Juventus batta l’Atalanta nel recupero? Ma anche se così fosse, il Napoli avrebbe poi la possibilità di riscavalcare i bianconeri nel confronto diretto a Torino. Tra l’altro mentre la Juventus ha già perso una volta in casa, contro la Lazio, il Napoli non ha mai perso in trasferta, dove ha pareggiato soltanto una volta (0-0) sul campo del Chievo. Anche questi precedenti dicono che tutto è ancora possibile, e il fatto che il pubblico ci creda è un grande stimolo in più per la squadra e sicuramente anche per Sarri. Perché chi si arrende in anticipo, o almeno così fa credere, fa soltanto il gioco degli avversari”.