Home » Hamsik: “Sarri mi ha scritto un sms che ho girato al gruppo. La panchina mi ha fatto male, con Ancelotti nuovi stimoli”
Napoli News

Hamsik: “Sarri mi ha scritto un sms che ho girato al gruppo. La panchina mi ha fatto male, con Ancelotti nuovi stimoli”

HAMIK NAPOLI SARRI

Parla il capitano e sebbene sia un ragazzo di poche parole, non è mai banale. Ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui parla della possibilità di approdare in Cina, “Cosa mi aveva spinto a pensare alla Cina? Non era la prima volta che nasceva questa possibilità, diciamo che avrei sistemato la famiglia definitivamente. Mi ero dato come data il 9 luglio, se entro la data del ritiro non fosse successo nulla avrei lasciato perdere. Anche dopo l’Europeo di due anni fa c’erano state richieste”.

Discorso avviato col patron“A maggio parlai al presidente di questa offerta dalla Cina, ne avevo subito parlato con lui. Abbiamo un rapporto speciale e diretto. Come reagì? Mi disse ‘Ma ndo’…vai, questa è casa tua?!”

Come si è lasciato con Sarri? “Normalmente

Vi siete sentiti? Mi ha mandato un messaggio al primo giorno del ritiro come capitano del Napoli, chiedendomi di diffonderlo alla squadra. Ci faceva gli auguri per il futuro”.

Le ultime tre dello scorso anno le ha iniziate in panchina e non le è andata giù:Confermo, quelle tre panchine mi hanno fatto male”.

Vi ha fatto più male Inter-Juve (in televisione) o la vostra partita a Firenze? “Più che vincerlo la Juve, il campionato lo abbiamo perso noi ma in quel week-end si sono miscelate due situazioni che ci hanno demoralizzato. Abbiamo avvertito il mondo caderci addosso”.

Con Ancelotti si sta spostando in regia: “È una cosa che mi intriga ed incuriosisce. Mi ci calo con interesse ed ottimismo. Può allungarmi la carriera? Non ho pensato a questo. Quando Ancelotti mi ha detto che avrebbe voluto provarci, mi ha dato altri stimoli”. 

Crede che queste voci su un possibile addio possano cambiare il suo rapporto con la città? “Non credo che possa cambiare né quello che ho con la gente, né quello che la gente ha con me. Orgoglio ed appartenenza non sono evaporati, l’affetto di questi giorni (in ritiro, ndr) sono uguali, anzi superiore al passato.