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Hamsik: “La sconfitta con la Fiorentina brucia ancora, Napoli merita lo Scudetto. Prossimo capitano? Insigne”

Hamsik Fiorentina – In occasione della presentazione della sua autobiografia “Marekiaro” nella sala conferenza di Castel Volturno, il capitano del Napoli Marek Hamsik ha parlato della sua storia partenopea, dell’importanza che il club e la città hanno per lui e di altri temi nell’orbita del Napoli.

Marek Hamsik parla del suo libro e della sua vita a Napoli

“Quando sono arrivato qui non sapevo cosa mi aspettasse, poi quando ho visto i tifosi all’allenamento ho capito quanto ci tengono al calcio. Ho amato quando abbiamo vinto la prima Coppa Italia, anche ricevere l’autografo di Maradona è stato un bel momento. Sicuramente ci è dispiaciuto perdere la partita contro la Fiorentina l’anno scorso, ci credevamo tutti. Ci teniamo a far bene per tutto l’anno, il sogno resta sempre quello e la città se lo merita. Sin dal primo giorno ho sentito l’amore da parte dei tifosi, la gente mi vuole bene, non capita a tutti. Sono orgoglioso del rapporto tra me e questa città. Nuovo ruolo? Lo studio sta procedendo bene, sapevo che ci voleva tempo. Ci sto mettendo tutto me stesso, spero di fare bene. Vincere qualcosa ti dà sempre molto ma pensando alla partita dell’anno scorso ti cade tutto addosso. Sicuramente ci sono stati momenti difficili a Napoli, la sconfitta di Firenze ha fatto male perché c’eravamo andati vicino. I momenti brutti fanno parte del gioco, siamo professionisti e dobbiamo dimenticare il più velocemente possibile, ci aspettano altre battaglie. Nelle prossime gare dobbiamo pensare a non andare sotto nel punteggio, non va bene, bisogna cambiare il trend immediatamente. I miei gol più belli? Il primo contro il Milan, quello contro la Juventus nella Finale di Coppa Italia, anche il primo segnato in Champions League. Cori di discriminazione territoriale? Sono episodi molto difficili da contrastare, la gara si può anche sospendere. Non capirò mai questi cori, fanno solo male. Ci guarda un milione di tifosi, noi calciatori dobbiamo essere un esempio e avere un buon comportamento, sono una persona molto seria perché un giocatore può essere un idolo. Futuro? Non saprei, penso di avere ancora qualche anno da calciatore, poi ci penserò. Il mio rapporto con i tifosi è bellissimo, spero continuino a venire allo stadio, noi li aspettiamo e vogliamo il loro sostegno. Quando lascerò Napoli spero la fascia passerà ad Insigne, ci tiene tanto a questo popolo. Cederla ora già in cambio di una grande vittoria? Non abbiamo Maradona…Se me lo assicurassero al 100% però lo farei. I miei figli con la maglia del Napoli? Sono contento che abbiano il mio DNA, giocano già molto bene, spero che un giorno almeno uno dei due possa fare una carriera da professionista, sono anche loro figli di Napoli. Dedico loro più tempo possibile, quando possibile. Nazionale italiana? Fa male vederla così, spero possa tornare ad alti livelli. Ho anche altre passioni sportive oltre al calcio, gioco sia a tennis che a volley. A Napoli a vita? Può essere, tengo tantissimo a questa maglia, per questo sono ancora qui. Ho dedicato tutta la carriera al Napoli e ne sono fiero”.