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Ventura spiega le dimissioni: “Stavolta non accetto menzogne, mi sono dimesso perché…”

ANSA CHIEVO VERONA VENTURA – Riflettori puntati ancora sulle improvvise dimissioni di Gian Piero Ventura. L’ex tecnico della Nazionale, al termine della gara pareggiata domenica contro il Bologna, ha presentato le proprie dimissioni alla società. Una scelta che ha lasciato tutti di stucco e che ha fatto infuriare capitan Pellissier. L’ex tecnico della Nazionale, intervistato da “Ansa”, ha voluto chiarire la propria posizione per spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a divorziare dal club scaligero: “Stavolta non tollero menzogne, mi sono dimesso dal Chievo non per i risultati (sarei andato via anche in caso di vittoria col Bologna) ma perché io e la società volevamo raggiungere la salvezza attraverso due strade diverse. E ho rinunciato a due anni di contratto senza chiedere né pretendere alcunché. Sono arrivato al Chievo perché il presidente Campedelli è un amico e perché il momento di difficoltà della squadra coincideva con la mia grande voglia di riprendere ad allenare. Ho poi deciso di interrompere il rapporto, non per i risultati, ma quando ho avuto la certezza che, benché volessimo raggiungere lo stesso obiettivo, cioè la salvezza, io e la società volevamo perseguirla attraverso strade diverse. A quel punto, né io potevo pretendere che loro sposassero le mie idee, né loro potevano pensare che io condividessi il loro percorso. Ho rinunciato a due anni di contratto consensualmente.”