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Chievo Interviste Juventus Napoli

ESCLUSIVA – Bogliacino: “Sarei felice di lavorare per il Napoli. Gol alla Juve un’emozione unica”

Mariano Bogliacino
In esclusiva per il nostro portale, l'ex giocatore del Napoli Mariano Bogliacino ha parlato del suo famoso gol alla Juventus e di un'eventuale ingresso in società

Mariano Bogliacino – Ci sono giocatori che il Napoli, anche senza saperlo, l’hanno sempre avuto nel sangue. Uno di questi è senz’altro l’uruguaiano Mariano Bogliacino, che proprio al Napoli segnò due gol da avversario ai tempi della Sambenedettese in C1 e che in azzurro ha poi sviluppato la quasi totalità della sua carriera. Centrocampista mancino che per la causa ha dato tutto e anche di più, Bogliacino ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del club agli albori dell’Era De Laurentiis. Il nostro portale ha approfittato della sua cordialità per parlare non solo del prossimo avversari di campionato- il Chievo – ma anche delle gioie vissute in azzurro e delle ambizioni future dei partenopei.

ESCLUSIVA – Mariano Bogliacino sugli anni a Napoli e sulla corsa Scudetto

Sono passati tanti anni da quando lei ha giocato a Napoli. La squadra, all’epoca, era inevitabilmente molto diversa. Come giudica il Napoli attuale?

“Sicuramente il Napoli è migliorato tantissimo rispetto a quando ci giocavo anch’io. Ora è una squadra di primo livello, noi eravamo all’inizio di era De Laurentiis e per fortuna abbiamo fatto bene con due promozioni consecutive. Adesso, come dicevo, la squadra è di alto livello, ora tutti vogliono venire a giocare nel Napoli. In questo momento il club può lottare per vincere tutto, ovviamente trionfare non è facile ma la squadra è forte ed è guidata da un grande allenatore”.

A proposito del tecnico: anni fa, probabilmente, l’arrivo di Ancelotti al Napoli sarebbe stato impossibile da pronosticare.

“Per il Napoli è stato un colpo grandioso. La squadra ha avuto tanti buoni allenatori e fino all’anno scorso ha fatto benissimo con Sarri. Adesso però han un tecnico che dà una grande impressione a livello di immagine, credo che per il Napoli sia il massimo avere un allenatore come lui. Inoltre si vede che la squadra è tranquilla anche nei momenti diffiicli e gioca bene, questo è molto importante. Ovviamente si deve vincere e avere un allenatore con grande calma può essere un vantaggio”.

Lei ha giocato anche una stagione con la maglia del Chievo. Quali differenze sostanziali ha notato tra i due club?

“Ovviamente Napoli e Chievo sono due club molto diversi. Lì si lotta per la salvezza e la società lavora bene con i ragazzi, in questi anni sono stati bravi, si lavora tranquilli e non c’è pressione. Giocare a Napoli è stato però il massimo per la mia carriera.

Lei è stato uno degli ultimi giocatori del Napoli a indossare la maglia numero 10. Qualcuno spinge per affidare il numero – ancora ritirato – a Insigne.

“Si tratta di una decisione molto difficile, è una maglia pesante che rappresenta moltissimo, l’ha indossata il miglior giocatore della storia del calcio. Lorenzo la porterebbe bene ma ovviamente parliamo di calciatori diversi e di epoche storiche e calcistiche differenti”.

Le piacerebbe tornare a Napoli e magari essere coinvolto in un ruolo societario?

“Innanzitutto mi piacerebbe molto tornare a vedere qualche partita del Napoli allo stadio, credo che appena possibile ci porterò i miei figli. Sarebbe ovviamente bello poter essere coinvolto ma finora non sono mai stato contattato da nessuno in società”.

Probabilmente uno dei suoi momenti più belli è stato il gol realizzato alla Juventus. Cosa ricorda di quella segnatura e come giudica l’attuale lotta Scudetto contro i bianconeri?

Quel gol fu una sensazione inspiegabile, una gioia tremenda, realizzare quella rete con tutta quella gente allo stadio e contro la Juventus è stato bellissimo, non ci sono parole che possano descrivere quel momento. Due settimane prima, peraltro, era nata mia figlia Celeste, quindi ho vissuto tante emozioni insieme. Sullo Scudetto mai dire mai, il Napoli sta giocando bene, la Juventus non regala niente ed è una squadra molto forte, bisogna aspettare che perda qualche partita e sperare, nel calcio non si può mai sapere”.

 

Claudio Agave