Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi ha parlato a Radio Crc durante “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma :
“Quest’anno a livello arbitrale non cambierà nulla. L’arbitraggio sarà quello tradizionale e gli arbitri in campo cercheranno di svolgere il lavoro nel miglior modo possibile. La var inizierà domenica prossima, ma si tratta di una sperimentazione.
Torino-Fiorentina e Milan-Sassuolo? Esatto. In Italia lo faremo ogni domenica in due o tre partite in ogni stadio a rotazione e tutti gli arbitri ruoteranno per cui il lo stesso arbitro una volta arbitrerà e un’altra guarderà il monitor, ma ripeto, sarà offline. Gli arbitri che guarderanno il monitor, lo faranno in diretta durante la partita e poi senza avere nessuna possibilità di comunicare con gli arbitri in campo, stilerà una relazione e in cui dirà in quali casi c’è stato un errore e avrebbe chiamato l’arbitro. Poi, alla fine dell’anno le relazioni verranno selezionate e mandate all’università svizzera e in cui decideranno il tutto dando luogo poi ad un protocollo che sarà eseguito. Il referto dell’arbitro, sarà segreto e sigillato.
In Olanda hanno fatto delle sperimentazioni per primi, ma non in gare di campionato perché questo sarebbe stato vietato dall’international board. Anche noi in Italia parallelamente alla sperimentazione che è top secret facciamo una sperimentazione parallela e online nelle partite amichevoli.
Gli arbitri lavorano tutte le settimane a Coverciano ed è ovvio che si scambiano pareri e questo accade già normalmente, ma la sperimentazione sarà segreta. Agli arbitri verrà insegnato anche come guardare i monitor.
Lo scopo è rendere tutto online nella prossima stagione, ma lo deciderà l’organizzazione internazionale quando avranno raccolto i dati dei vari campionati.
Il brodcaster? E’ la Lega di serie A che deciderà tutto. Si sta occupando di tutto, anche di dove mettere per esempio le telecamere.
Gli episodi su cui sarà focalizzata la var? Le linee perimetrali, lo scambio di persona, il fuorigioco, ci sono tante cose da vedere e poi chi è preposto a questo trarrà le conclusioni e farà il protocollo definitivo. Per assurdo, potrebbero anche decidere di non fare nulla dopo aver provato. L’arbitro resterà centrale, nessuna telecamera dirà all’arbitro cosa fare, è solo l’arbitro che riesce a capire l’intensità del fallo. E’ poi il dentro o fuori per esempio che aiuterà l’arbitro anche perché in questi casi la telecamera non sbaglia mai, ma non diventerà un esecutore tecnico.
Se gli addizionali di porta ci saranno ancora? E’ una cosa di cui discuteremo, per il momento andremo avanti con i mezzi che abbiamo.”