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Gabbiadini, l’analisi di un’insufficienza

Nei 56 minuti nei quali è rimasto in campo, Manolo Gabbiadini ha toccato appena 10 palloni, provando una sola conclusione, peraltro rimpallata, verso la porta di Szczesny. Sette palloni su dieci, come evidenziato nella prima foto, sono stati toccati in uno stesso segmento di campo, sintomo della scarsa vena di Gabbiadini a svariare sul fronte offensivo. Negli stessi 56 minuti, un attaccante definito statico copme Dzeko aveva già provato la conclusione per 5 volte e toccato 6 palloni nella propria metà campo sui 18 complessivi giocati dal bosniaco

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Nella seconda foto è evidenziato il movimento che Gabbiadini ha provato più spesso durante la partita: quello della ricerca della profondità: con il pallone che staziona quasi all’altezza del cerchio di centrocampo (tenuto da Allan), ci sono due linee della Roma (evidenziate: una di centrocampo ed una di difesa) che chiudono ogni linea di passaggio per Gabbiadini

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La terza foto è lo sviluppo dell’azione precedente: il pallone finisce sui piedi di Hamsik ancora all’altezza del cerchio di centrocampo, con la Roma che si alza nel suo compatto 4-4-1-1. Gabbiadini, cerchiato in nero, è già in fuorigioco e quindi isolato dallo sviluppo della manovra quando il Napoli è ancora distante quasi 40 metri dall’area di rigore giallorossa.

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Di Marco Giordano, inviato al San Paolo.

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