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Napoli, senti Callejòn

Per gli schemi tattici di Maurizio Sarri, Josè Maria Callejòn è una pedina fondamentale, infatti, l’esterno offensivo è sempre più bomber di questo Napoli dopo l’infortunio di Arkadiusz Milik, 7 reti e 5 assist in 16 presenze: una rete ogni 1.325′.

“Sono molto felice per il mio momento personale e professionale, spero di continuare così, mi rivedo molto in Lucas Vazquez. La decisione di andare via da Madrid non è stata facile ma avevo voglia di giocare e pensavo fosse arrivato il momento di cambiare aria.”

Così Josè Maria Callejòn a “El Transistor” programma in onda su Radio Onda Cero.

Non ho mai parlato con Ancelotti, non fu lui a dirmi di lasciare il Real Madrid ma mi arrivò un sms di Benitez in cui mi disse che sarebbe diventato a breve il nuovo allenatore del Napoli e che mi voleva con lui. Mi parlava di un grande progetto da realizzare insieme e allora io gli dissi che, se fosse diventato il nuovo allenatore del club azzurro, l’avrei raggiunto.  

A Madrid ho lasciato il cuore, qui mi trovo benissimo ma la continuità che ho trovato al Napoli è molto importante, mi ha permesso di crescere moltissimo. Con la Spagna mi siedo al tavolo dei madridisti, qui c’è il tavolo dedicato ai giocatori del Real Madrid e poi quello dedicato al Barcellona. Io, però, sono sempre accanto a Pepe Reina, siamo inseparabili.” 

Higuain? Prima che andasse via, con lui avevo un buon rapporto. La gente a Napoli è molto calda, ci tiene tanto alla maglia e ama i calciatori onesti, di spessore nei comportamenti. Il calcio italiano mi ha cambiato molto, è molto tattico, mi ha insegnato molto in fase difensiva. 

Nazionale? Sono molto amico di Pepe Reina ma vado molto d’accordo anche con Juan Mata e Ander Herrera. In Nazionale vengo con tutto l’entusiasmo del mondo e ringrazio il Signore per questo. Giocare a Granada sarebbe molto speciale, è la mia terra, la mia casa, sono i miei amici, come una famiglia”