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DINAMO KIEV-NAPOLI 0-0, le pagelle: Tridente sterile, Zielinski deve incidere di più

Un Napoli scialbo e deludente non va oltre lo 0-0 contro una modesta Dinamo Kiev. Palesi i limiti del tridente leggero che oggi riesce a incidere ancor meno per le troppe imprecisioni nei movimenti e nella scelta dei tempi dell’attacco alla profondità. Elementi indispensabili sempre, ma ancor di più in assenza di una punta vera.

Le pagelle:

Reina 5,5:
Mai impegnato in tutta la partita, stava per combinare una frittata nel finale quando gli sfugge il pallone dalle mani su un’uscita alta. Per fortuna la difesa risolve.

Hysaj 5,5
Si batte come al solito in maniera lodevole, ma in un paio di situazioni perde l’uno contro uno sulla corsia di competenza, con la Dinamo che fortunatamente non ne approfitta. Accompagna in maniera ordinata l’azione offensiva senza particolari strappi.

Albiol 6
Ritorno positivo per il leader difensivo di Sarri, non troppo sollecitato dagli avanti della Dinamo, ma abile a spezzare sul nascere un paio di ripartenze avversarie.

Koulibaly 6,5
Gara agevole senza troppe problematiche per lui che prova nella ripresa a determinare in zona gol con la sua stazza nel gioco areo senza mai riuscire a trovare la porta.

Ghoulam 5,5
Costantemente in proiezione offensiva sulla sinistra manca troppo in precisione però sia nella verticalizzazione che nel cross.

Diawara 6
Porta a casa la sufficienza disputando una prestazione solida ed ordinata, ma senza particolari acuti.

Hamsik 6,5
Nel primo tempo trova spesso spazio tra le linee per spaccare il sistema difensivo avversario, ma i 3 piccoli lì davanti non gli fanno quasi mai il movimento giusto, finendo in fuorigioco in diverse circostanze. E’ fino alla fine uno di quelli che ci crede di più e che prova ad accendere la luce di un Napoli preoccupantemente spento.

Zielinski 5,5
Quando non viene scelto da titolare c’è sempre una sollevazione popolare e allora è lecito da parte nostra aspettarci decisamente qualcosa in più da un giocatore dalla classe così evidente.

(Allan 6)
Entra e prova a metterci tutta l’energia di cui è in possesso per aiutare i suoi a recuperare più velocemente il pallone, riuscendoci in un paio di circostanze. I giocatori che dalla panchina possono entrare e spaccare la gara però, ovviamente, sono altri.

Insigne 5
Dopo la doppietta di Udine ci aspettavamo ben altre conferme. Finisce spesso in fuorigioco e fa quasi sempre la scelta sbagliata sia quando si tratta di servire un compagno meglio posizionato piuttosto che un altro in condizioni peggiori di ricevere il pallone, sia quando c’era da preferire l’assist alla conclusione verso la porta.

(Gabbiadini 6)
Entra bene in partita, con lui il Napoli almeno calcia. Nella prima circostanza apre troppo il piatto sinistro e forse avrebbe potuto far meglio, nella seconda è bravo Rudko a dirgli di no.

Mertens 5
Prestazione deludente anche per lui: lanciato due volte da solo davanti a Rudko sbaglia la scelta del dribbling scegliendo l’interno quando forse sarebbe stato preferibile saltarlo verso l’esterno. Per il resto quasi mai riesce a incidere come potrebbe.

Giaccherini SV

Callejòn 5
Non riesce mai a farsi mettere in condizione di ricevere alle spalle della difesa avversaria che ha trovato molto bene stasera il modo di limitarlo.

 

Sarri 5
Non è il momento dei giudizi, ma delle riflessioni. Dopo il 4-3-3, il nulla. Gabbiadini e Jorginho vanno recuperati quanto prima, c’è bisogno di tutti e soprattutto di ritrovare il morale e la voglia di divertirsi e credere in ciò che si fa che a volte sembra essere diventato un copione recitato a memoria pur avendo nel frattempo perso gli attori principali. Le considerazioni del post-gara non sono accettabili per una squadra come il Napoli in un girone che non è certamente il più impossibile della competizione. Tra l’altro ha fatto male i calcoli perchè vincere questa sera qualcosa avrebbe cambiato, non solo per il morale, ma anche per la qualificazione.

di Andrea Falco