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Sarri: “Il risultato di Istanbul ci ha un po’ spento. Sul mercato…”

 

Ecco la conferenza stampa di Maurizio Sarri nel post-partita di Napoli-Dinamo Kiev:

“Quattro punti in casa su nove sono pochi? Pareggiando o vincendo la situazione era esattamente la stessa, non è che da questo punto di vista la situazione è cambiata. Siamo andati a riscaldarci col Benfica sul 3-1, mentre a 5′ dall’inizio sapevamo che vincere o pareggiare non cambiava. Ci ha condizionato, ci ha spento un po’ di entusiasmo e negli ultimi dieci minuti abbiamo giocato per non perdere. E’ brutto trovarsi a 2′ dall’inizio con questa sensazione, ma a livello di mentalità bisognerebbe essere immuni dalle sensazioni esterne…è difficile, uno può essere professionista quanto vuole ma un po’ di entusiasmo è stato raggelato”.

Pensa di gestire al meglio la rosa? “Sì, altrimenti non sarei qui”.

Dal match col Benfica in casa avete vinto una sola partita, si può spiegare solo con l’assenza di una punta centrale? “La prestazione m’è piaciuta a tratti, è stata condizionata: la squadra ha creato, nei primi 30′ Mertens per tre volte è stato davanti al portiere avversario. Potevamo andare in vantaggio, siamo in un momento in cui fatichiamo a segnare ma cresciamo in fase difensiva: se si prendono pochi gol, allora faremo risultato anche in casa. La crescita difensiva della squadra sarà fondamentale”.

Mertens falso nueve la convince, oppure centralmente ha perso imprevedibilità? “Mi dà la sensazione di essere calato di condizione nell’ultimo mese, ma di ragazzi come lui ne avremmo bisogno due-tre: ho nostalgia di quando si alzava dalla panchina e risolveva le partite. Ho la sensazione che sia meno brillante rispetto al mese scorso, è un normale saliscendi della condizione fisica. Col Belgio correva di più? Allora gli stiamo sul cazzo (ride, ndr)”.

“La Dinamo Kiev in trasferta quest’anno ha perso una sola volta, è più difficile da affrontare in trasferta che in casa: avessimo sbloccato il risultato, magari avremmo vinto in maniera netta trovando tanti spazi. La Dinamo è una squadra che ha messo in difficoltà tutti, ha perso una partita di Champions a Lisbona sbagliando un rigore nella ripresa”.

Sull’assenza di Milik, ha parlato con la società e le hanno dato garanzie? “Una società non deve dare garanzie, chiede una opinione tecnica e stop. Mi confronto sempre con Giuntoli, sa come la penso. Poi lui assieme ai responsabili della parte economica prenderà delle decisioni: io influisco al massimo dando una opinione onesta”.

I fischi dei tifosi? “Non mi sembra una prestazione da fischiare, il pubblico ci dà sempre una mano. Non ci ho fatto caso ai fischi, non credo siano arrivati dalla stragrande maggioranza dei tifosi. Non penso sia importantissimo, loro solitamente nei 90′ del match ci aiutano e alla fine non ho sentito molto. Il pubblico di Napoli si aspetta sempre tanto, ma bisogna tenere conto di tante situazioni che sono successe durante l’estate e durante la stagione: siamo in un momento di ricostruzione, ci vuole pazienza da parte di tutti. Se in questi momenti rimaniamo uniti, il futuro sarà bello”.

Il Napoli non è riuscito a segnare contro una squadra che ha preso gol per otto partite… “Pavoletti? Non è che l’ho seguito tantissimo, l’ho seguito più ai tempi della Serie B. Non mi permetto di esprimere giudizi, non sarebbe corretto. Nell’ultimo match abbiamo fatto due gol su cross, è tutto abbastanza relativo: non possiamo forzare i cross a due metri d’altezza, ma se crossiamo in velocità negli ultimi metri di campo possiamo segnare grazie alla rapidità degli attaccanti. Ne abbiamo tre che più si interscambiano, più diventano pericolosi dando meno punti di riferimento. Dobbiamo diventare bravi nel giocare in velocità”.

Nella prima mezz’ora ha fatto bene… “Abbiamo molti dati fisici che sono al top, non credo che la condizione fisica possa venire meno. La fatica poi quando si fa sentire…servono le motivazioni a fare la differenza, se sai che dietro la fatica c’è il passaggio del turno è un conto, se non c’è allora la situazione cambia. Negli ultimi tre match dubito siamo in difficoltà fisica, non ci può essere differenza forte nel giro di qualche giorno. Sarebbe stranissimo”.