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De Laurentiis: “Pavoletti è il primo regalo. Milik? In campo entro il primo febbraio”

Intervenuto ai microfoni di Premium Sport il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato di vari temi riguardo l’annata azzurra facendo gli auguri a tutti i tifosi. Ecco le sue parole:

“Spesso sento delle critiche perché la squadra ha deluso in una gara o non è riuscita a dare il massimo, ma vorrei ricordare a tutti che a volte dimentichiamo che i calciatori non sono automi, una persona può star male e non riuscire a dare il 100 %, chiedere sempre la perfezione è quasi infantile. Il Napoli rischia moltissimo facendo divertire e probabilmente anche Sarri mi direbbe licenziami che non sono l’uomo adatto. Io amo fare spettacolo e mi auguro che la mia squadra faccia lo stesso. Non dimentichiamo che i fatturati della famiglia Agnelli sono immensi e sono tra i migliori in Europa. Loro hanno fatturato inferiori ad altri club europei solo a causa della decrescita del calcio italiano. Eccetto Platini in Europa tutti pensavano solo alle loro poltrone e nessuno realizzava davvero qualcosa di concreto. Questi signori di cui parlo sono dei “parcheggiati”.

Finalmente noi abbiamo un ministro dello Sport, nel mondo del calcio ci siamo sempre preoccupati di trovare più soldi e meno progettualità. Pavoletti è il primo regalo, arriveranno altri? Non bisogna fare promesse da marinai, dovevamo mettere a posto l’attacco dal punto di vista tradizionale, abbiamo Mertens, Pavoletti ed a breve rientrerà Milik. Io sono convinto di vedere Milik dal 1 Febbraio sul campo e sarà pronto per il big match contro del Real Madrid. In passato ho commesso un errore pensando ad una seconda punta come centravanti, Gabbiadini ha funzionato con Sinisa e Benitez, ma non posso rimproverare molto. Le partite bisogna vincerle, Pavoletti si sta riprendendo totalmente e dovrebbe essere pronto per allenarsi con la squadra, l’ufficialità dovrebbe arrivare entro il 3 Gennaio ed eccetto sorprese per Leonardo dovrebbe essere fatta.

La mentalità? Secondo me c’è tutta e bisogna mantenerla con questo gioco innovativo e sopratutto ruotando i calciatori della rosa. In Italia c’è una mentalità provinciale e mi piacerebbe anche avere possibilità di aumentare i cambi durante la gara. Spesso i calciatori si lamentano perché sono stati tolti dopo un tempo, ma è una grande boiata: l’importante è vincere ed io deve essere contento di partecipare alla vittoria. La sfida contro il Real Madrid? Affrontare i campioni d’Europa e del Mondo è una gara storica e credo che allo stadio vorranno venire anche coloro che preferiscono allo stadio virtuale a quello reale. Giocarsela? Tutto è possibile, basta vedere la sfida vinta dal Milan contro la Juventus dove tanti giovani ragazzi diedero tutto per l’intera gara. Augurare lo scudetto? Sognare è lecito, ma bisogna vedere tante condizioni”.