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Quando il binomio Na-Polonia non funzionò: il racconto esclusivo di come (non) è andata tra Linetty e il Napoli

Lasciando un attimo da parte Lasicki, che è un’altra storia, prima di Milik e Zielinski il Napoli aveva già guardato con interesse alla Polonia. Nelle settimane che precedevano il mercato di gennaio dello scorso anno infatti, il club di De Laurentiis aveva flirtrato (e non poco) anche con Karol Linetty, attuale centrocampista della Sampdoria, che dopo non esser riuscito a giocare al San Paolo con la maglia azzurra, adesso rischia causa influenza di non riuscire a giocarci nemmeno da ospite.

Il 5 novembre del 2015, la Fiorentina è di scena in Polonia per un incontro di Europa League contro il Lech Poznan. I viola vincono la gara con il risultato di 0-2, ma tra i padroni di casa si distingue in maniera netta il talento di un centrocampista classe ’95 che abbina quantità e qualità. Si tratta per l’appunto di Karol Linetty.

“Non posso confermarvi l’interesse del Napoli, ma posso dirvi che il club ha visionato Linetty, in particolare nella gara contro la Fiorentina. – spiegò sei giorni più tardi a Radio Crc Szymon Pacanowski, procuratore del ragazzo. – E’ normale che un giocatore con le sue caratteristiche piaccia ad un club come il Napoli“.

In quel periodo, in cui Sarri aveva il solo David Lopez come valida alternativa per il ruolo di mezzala, il nome del polacco fu accostato in maniera ricorrente al Napoli, al pari di quelli di Propper ed Herrera tra gli altri e sull’attuale centrocampista della Samp, come ammise ancora Pacanowski a Crc c’era da riscontrare anche la corte del Milan, del Manchester City e della stessa Fiorentina.

L’interesse del Napoli, come raccolto da Gonfialarete.comera però molto più vivo di quanto il suo agente raccontò e lo era già da tempo, al punto che il Napoli organizzò a Varsavia un appuntamento già in occasione della trasferta di Europa League contro il Legia del 1 ottobre. Un appuntamento proficuo, nel corso del quale al Lech Poznan e agli agenti del giocatore fu fatta una mezza promessa e fu chiesta una corsia preferenziale per acquistare il ragazzo a gennaio con un occhio di riguardo rispetto alla concorrenza, dimostrando così un’intenzione concreta di prendere Linetty. Le parti si ritrovarono tempo dopo addirittura a Castel Volturno, dopo un viaggio attraverso cui la delegazione polacca sperava di poter arrivare a definire l’affare, ma di fronte, con un po’ di delusione, trovò una controparte ancora vaga e non del tutto convinta di voler chiudere l’operazione e che di fatti non formulò mai un’offerta vera e propria. Calo così il gelo, con il Napoli che alla fine a gennaio prese Alberto Grassi, che in quelle settimane aveva stregato Aurelio De Laurentiis, soprattutto in occasione della sfida del 20 dicembre tra gli azzurri e l’Atalanta a Bergamo.

Coetaneo di Grassi, e che sarebbe stato pagato sicuramente meno, chissà se Linetty, rimasto poi al Lech prima di approdare alla Sampdoria a giugno per 3 milioni di euro, avrebbe poi mai giocato almeno un minuto in azzurro da lì a maggio, come non riuscì invece al prodotto del vivaio atalantino.

di Andrea Falco

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