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Il Napoli ritorna lì dove tutto ebbe inizio…

Con nel cuore le intense emozioni appena vissute nella magica serata di Napoli-Real Madrid o nella vittoria all’Olimpico contro la Roma e con nella mente il brivido dell’imminente doppia sfida in 3 giorni contro la Juventus di Higuain può apparire come minimo singolare inserire gli ultimi due Empoli-Napoli tra le partite che maggiormente hanno segnato la storia recente (e sperabilmente futura) della squadra partenopea.
Due ultimi Empoli-Napoli, in cui, peraltro, i partenopei hanno raccolto un solo punto, subito ben 6 reti e ricevuto una enorme quantità di “insulti” sia dalla critica che dai tifosi. Eppure… la magia del Napoli di Sarri nasce proprio il 30 aprile 2015 quando il tecnico ex bancario, allora alla guida della squadra toscana, impartisce un’autentica lezione di calcio al ben più titolato Rafa Benitez.
A fine primo tempo il punteggio è già 3-0, ma a destare impressione sono le geometrie perfette della squadra empolese che tengono in scacco un Napoli che era ancora in pienissima corsa per quel posto in Champions League che a fine campionato sfumerà con il rigore calciato alle stelle da Higuain contro la Lazio. Il punteggio finale della sfida sarà 4-2 con l’Empoli capace di tener botta alla reazione del Napoli.
Il gioco dell’Empoli era già stato lodato per tutta la stagione da altri studiosi e strateghi del calcio,
ma quella sera, Aurelio De Laurentiis, trova il non semplice coraggio, tipico del grande imprenditore, di dare corpo all’intuizione solo sfiorata anche da altri: affidare a Maurizio Sarri la panchina di una grande squadra.
Come detto, nei fatti, la storia del Napoli di Sarri inizia quella sera.  Questa magica storia, però, ha corso il serio rischio di interrompersi prematuramente. Nelle primissime sfide di campionato il Napoli non brilla.
La piazza, così come grandissima parte della critica (già scettica sulla scelta del Presidente di affidare il Napoli a un tecnico senza la giusta esperienza e, per molti, senza il “fisico del ruolo”), si dimostra, come purtroppo ancora troppo spesso capita, impaziente chiedendo, con forza, la testa dell’allenatore.
Alla terza giornata di campionato, il 13 settembre 2015 (col Napoli che aveva raccolto un solo punto nelle prime due uscite stagionali), in programma c’è Empoli-Napoli.
La partita terminerà col punteggio di 2-2 ma passerà alla storia come l’ultima partita del Napoli di Sarri giocata con il modulo 4-3-1-2. Alla fine di quella partita Maurizio Sarri si convinse (e maggiore per il Mister sarebbe la stima se davvero, come sostenuto da De Laurentiis, “fu convinto dal Presidente”) a cambiare modulo passando al 433.
Quel 13 settembre, di fatto, finisce la storia di Manolo Gabbiadini al Napoli (a Empoli la coppia titolare di attacco fu Higuain-Gabbiadini con Manolo autore di entrambi gli assist delle reti partenopee).
Senza il cambio modulo, molto probabilmente Gabbiadini, avrebbe sfiorato le 20 reti stagionali.
Con il cambio modulo è però nata già a partire dal giovedì successivo (5-0 al Bruges in Europa League, seguito dal 5-0 contro la Lazio nella 4a giornata di campionato) una squadra spettacolare che da quel giorno sta estasiando gli occhi di chi ama il gioco del calcio.
Non resta ora che compiere quel salto di qualità definitivo che porti il Napoli a accompagnare alla bellezza del gioco la concretezza dei risultati. Chissà che, a questo scopo, non risulti decisivo (in qualche imprevedibile modo) il prossimo Empoli-Napoli, che andrà in scenda domenica prossima.
Non credete alle coincidenze?
Ed allora chiudo con questa domanda quiz:
DOMANDA: In che stagione si è giocato il primo Empoli-Napoli della storia?
RISPOSTA: 1986-1987
Vittorio de Gaetano