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È l’ora del turn-over: scalpitano Ounas e Mario Rui

Minuti giocati: zero. E vale per Ounas, per Mario Rui, per il mercato d’un Napoli che ha scelto di ricominciare dal passato, da una squadra ritenuta difficile da rinforzare e, infatti, rimasta eguale a quella del’anno scorso. Minuti da giocare: chi può dirlo? Perché il processo d’integrazione tecnico-tattico, e lo dicono le statistiche, con Sarri ha tempi più o meno lunghi. Minuti per respirare ce ne saranno e bisognerà attingere dalla panchina per lasciare che Ghoulam (a sinistra) possa rifiatare: ma Mario Rui dovrà avere gamba, innanzitutto quella dopo una stagione sfortunata a Roma, perché dei movimenti sa praticamente tutto, avendo già lavorato con Sarri all’Empoli. Sta imparando invece Ounas, che nel Napoli potrà essere l’alternativa a Insigne o anche a Callejon, che dovrà dunque prepararsi per fronteggiare Giaccherini, in teoria il primo cambio per l’esterno: però ci sono sette partite in ventuno giorni, ed accadrà almeno altre due volte ancora sino a dicembre, quindi c’è la possibilità di conquistarsi un po’ di spazio e di divertire quel San Paolo che ha già adottato l’algerino acquistato dal Bordeaux in estate. Sono bastati spiccioli di amichevoli, fino ad ora, per intuire che c’è dal talento pronto ad esplodere sulla corsia (quella di destra o quella di sinistra, senza alcun pregiudizio).