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Hamsik ed altri dieci: un gol per ritrovare il sorriso

Hamsik più altri dieci. Sarri è stato fin troppo chiaro in Ucraina derogando anche su uno dei suoi principi base, quello di tenere celata la formazione. Lo slovacco gioca anche se non al massimo perché solo così potrà ritrovare la sua condizione migliore e tornare ad essere decisivo. Marek, quindi, in campo anche oggi dal primo minuto contro il Benevento nonostante l’ennesima prova deludente in Champions contro lo Shakhtar. Un momento delicato, pochi sorrisi in quest’avvio di stagione in cui un po’ tutto gli sta girando storto ma la consapevolezza di godere della fiducia piena del suo allenatore. Un feeling speciale con Sarri che non lo molla certo nel suo momento più difficile, anzi gli sta ancora più vicino e lo ripropone tra i titolari senza tentennamenti. Un mese già pienissimo per il capitano azzurro cominciato con il playoff di Champions contro il Nizza (sei partite su sei da titolare) e arricchito anche dagli impegni con la Slovacchia per le qualificazioni mondiali.
In difficoltà Hamsik, la sua corsa non è ancora sciolta, libera, fluida e le sue giocate non fanno la differenza. L’eclissi di Marek sta oscurando il Napoli, già perché la luce del capitano illumina i compagni. Ma lo slovacco per Sarri è comunque insostituibile e il tecnico lo fa rifiatare sostituendolo dopo un’ora di gioco, cosa che è sempre avvenuta in queste prime sei partite. La condizione migliore da trovare mettendo minuti nelle gambe ma poi è chiaro che l’aspetto psicologico ha un peso determinante e un evento positivo (magari un gol) potrebbe aiutarlo a svoltare in modo molto più veloce. Un gol che Hamsik non ha ancora segnato in questa stagione: lo slovacco è fermo a quota 113 e cioè a due lunghezze dal recordman Maradona. Uno degli obiettivi di Marek che però ha sempre in mente per prima cosa i successi di squadra e in questo senso più che mai quest’anno in lui c’è la voglia matta di centrare il sogno scudetto.