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Guardian: “La Serie A può tornare a essere il campionato più bello del mondo”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Se la Nazionale italiana è umiliata dall’1-1 casalingo con la Macedonia, la Serie A è elogiata all’estero. Il Guardian, infatti, ha sottolineato gli “enormi progressi” sportivi e organizzativi del campionato italiano: dall’introduzione del Var, al ritorno degli spettatori negli stadi e al continuo sbocciare di giovani talenti. Per il quotidiano inglese questo è “un buon punto di partenza per tornare a essere il campionato più bello del mondo“.

L’analisi ricorda i risultati singoli ottenuti dai club, “a cominciare dalla Juventus, finalista due volte della Champions nelle ultime tre stagioni” che sono alla base della riscossa italiana. Ma non solo, perché viene sottolineato anche l’atteggiamento tattico più offensivo capace di produrre una media di 2,88 gol a partita, a dispetto del luogo comune che dipinge gli allenatori italiani come catenacciari.

Oltre ai bianconeri, il Guardian punta i riflettori sul Napoli di Maurizio Sarri, che rispecchia in pieno la media-gol, e lo paragona al leggendario Milan di Arrigo Sacchi: gli azzurri hanno soprattutto il merito di rendere incerta e combattuta la lotta al titolo, particolarmente in questa stagione.

Interessanti anche i numeri sulla crescita dei tifosi allo stadio. Sono 1500 unità in più rispetto alla scorsa stagione, collegata alla voglia di vedere dal vivo i nuovi giovanissimi talenti proposti dal nostro calcio: il Guardian cita i rossoneri Gianluigi Donnarumma e Patrick Cutrone, ma anche il figlio d’arte Federico Chiesa e il baby Pietro Pellegri, primo calciatore nato nel 2001 a realizzare una doppietta in Serie A.

Non è ancora tornata l’epopea delle Sette sorelle degli anni ’90, ma è una specie di revival, conclude il quotidiano: “la qualità generale rende possibile che almeno nove i club aspirino a un posto tra le prime quattro per la qualificazione in Champions League”.
L’Italia, per lo meno quella dei club, è tornata a far parlare (bene) di sé.