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Sarri: “Basta parlare di provincialismo. La Champions ci piace e vogliamo andare avanti!”

Avanti senza paura. L’obiettivo sarà sicuramente riscattare la sconfitta subita in Inghilterra e risollevare una classifica che nel girone F inizia a farsi preoccupante. Il Napoli ospita il Manchester City: una sfida già decisiva contro la squadra più in forma della Premier League.

Intervenuto in conferenza stampa, Maurizio Sarri punta subito il dito contro i media: “Mi piacerebbe che la tua emittente (Sky, ndr) smettesse di parlare del provincialismo di Sarri. Io non posso paragonarmi a Guardiola. Mi piace la sua filosofia di condurre la partita, di costruire da dietro e di andare subito a riconquistare la palla persa. Stiamo parlando di un livello assoluto, di uno di quegli allenatori che hanno cambiato il calcio”.

Cos’ha in più il calcio inglese? Molti più soldi. Si sta creando grande divario tra le grandi e le medio-piccole. Domani dovremo avere un impatto diverso dall’andata, dovremo portarli nell’acqua alta. Loro vanno spesso sul 2-0 dopo mezz’ora, noi dovremo tenerli in bilico perchè non sono abituati. Nè noi nè loro cambieremo il modo di giocare, poi gli eventi porteranno la partita su un corso diverso. Servirà una gara difensiva straordinaria”.

Il paragone con Sacchi viene subito respinto da Sarri“E’ un insulto per Arrigo, che ha cambiato il calcio e ha trasformato tutti i grandi giocatori che ha avuto. Da Van Basten a Baresi, tutti sono migliorati con lui. I complimenti mi fanno comunque piacere, ma se smetto ora di fare questo lavoro non mi ricorderà nessuno perchè non ho vinto niente“.

Quella di domani non sarà una sfida decisiva secondo l’allenatore toscano: “Non credo, perchè il City può vincerle tutte. Chi fa punti contro di loro si mette in una posizione favorevole. Di imbattibile non c’è nessuno, ma li considero la migliore squadra al momento, con il miglior allenatore d’Europa. Poi con lo Shakhtar sarà la gara decisiva”.

Sarri suona la carica sul piano dell’atteggiamento: “Io non dico mai bugie… ometto qualcosa. Se parlassi come parlo alla squadra sarebbe un bip continuo. Domani spero che il San Paolo ci possa dare la benzina giusta per fare qualcosa di straordinario. Mi piacerebbe veder segnare il goal decisivo da uno che non ha mai segnato, ma vorrei vedere le loro facce impaurite. La Champions League ci piace e vogliamo andare avanti”.

 Poi l’analisi tecnica dell’allenatore del Napoli sui singoli: “Io penso che una squadra di questo livello deve avere almeno 3-4 cambi senza perdere la propria qualità, non possiamo cambiare fisionomia con qualche sostituzione. All’andata Ederson è il giocatore che ci ha messo più in difficoltà, perchè giocava la palla con la difesa sempre con grande qualità, mandando sistematicamente a vuoto il nostro pressing“.