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Il cuore non è bastato: l’Italia è fuori dai mondiali

L’Italia è fuori dai mondiali. Non è bastato il cuore degli azzurri in campo, quello dei 73mila sugli spalti a San Siro che hanno cantato ed incitato i loro beniamini per tutta la gara. È finita nel peggiore dei modi l’avventura degli azzurri. L’apocalisse sportivo c’è stato: la sfida decisiva contro la Svezia a San Siro, nello stadio dei record, finisce zero a zero. Reti bianche che condannano gli azzurri, neanche un gol segnato che avrebbe tenuto vive le speranze almeno fino ai supplementari. Una marea di rimpianti per le tante occasioni sprecate, per le decisioni arbitrali contestatissime (4 rigori non concessi) e per la sfortuna, sì anche quella. Perché la Svezia non hai mai tirato in porta.

I PRIMI QUARANTACINQUE MINUTI – Gli azzurri che hanno creato almeno 3 nitide palle gol su cui gli svedesi si sono sempre salvati. Un rigore per parte non fischiati dall’arbitro e un’Italia viva che non ha chiuso in vantaggio un po’ per imprecisione un po’ per sfortuna.

I SECONDI QUARANTACINQUE MINUTI – Al 63esimo il Ct Ventura ha optato per un doppio: dentro Belotti ed El Shaarawy per Darmian e Gabbiadini. Si è giocato in una sola metà campo, ma gli attacchi degli azzurri son stati via via sempre più confusionari: Lustig rischia un autogol di testa, Immobile non riesce a inquadrare la porta sul cross di Candreva,

Che l’Italia non partecipasse ai mondiali non accadeva dal 1958: è stata una figuraccia epocale. Ora tutto il sistema calcio italiano deve interrogarsi.