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Graziani: “Esperimenti? Ora no, Ventura faccia giocare Insigne”

Ventura

C’è Italia-Svezia e anche Ciccio Graziani dice la sua, direttamente dalle pagine di QS: ” Non abbiamo più tempo per pensare o per fare altri esperimenti, stasera in novanta minuti ci giochiamo davvero tutto. All’andata sono rimasto molto deluso dalla squadra, anche se onestamente non siamo stati fortunati perché il risultato più giusto era forse il pareggio. La formazione messa in campo da Ventura aveva una logica in sé, purtroppo quattro o cinque giocatori non hanno reso come c’era da attendersi. Gli attaccanti non si sono mai trovati. In più non abbiamo giocato da squadra: troppa leggerezza, poca convinzione, zero cattiveria agonistica. E il pallone girava troppo lentamente, siamo diventati troppo prevedibili. Dobbiamo ritrovarci stasera a San Siro, altrimenti sono guai. Dobbiamo fare una partita perfetta perché questa è l’ultima chiamata, non ci sono appelli. Siamo più forti della Svezia ma dobbiamo dimostrarlo in campo, non con le chiacchiere. Secondo me il modulo giusto per affrontare la Svezia è il 4-3-3, facendo giocare Insigne con Candreva e Immobile davanti, a centrocampo Jorginho, De Rossi e Parolo e dietro difesa a quattro con Zappacosta, Bonucci, Chiellini e Darmian.

La scelta che davvero non comprendo di Ventura è quella di non far giocare Insigne. Lo considero un talento puro che non può essere sacrificato sull’altare dei moduli tattici: mi pare che negli ultimi tempi il ct ne cambi molti senza aver mai trovato la quadra per questa Nazionale. Credo che un commissario tecnico, per gli spazi esigui che gli sono concessi non possa pensare di fare l’allenatore: deve fare principalmente il selezionatore. In questo senso deve scegliere gli undici migliori giocatori, disegnando il modulo a seconda delle caratteristiche dei selezionati per farli giocare bene insieme e non viceversa. Il risultato dell’andata non è impossibile da ribaltare ma è molto rischioso, perché basta prendere una rete per far diventare tutto maledettamente difficile. Ci vuole coraggio, fortuna, carattere: ma sono convinto che abbiamo comunque le carte in regola per andare in Russia”.