Marcello Lippi, ex allenatore della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi della Gazzetta dello Sport a proposito della lotta scudetto e sul confronto tra Sarri ed Allegri.
“Bisogna capire come Sarri affronterà le coppe, la gestione delle partite. In campionato ha un punto in più, è comunque un vantaggio, ma in quindici partite tutto è possibile”.
NAPOLI-JUVENTUS: “Se lavori così bene non devi deprimerti. Però i punti di vista sono diversi. Se vince il Napoli, la Juve potrebbe dispiacersi fino a un certo punto, dopo sei scudetti e magari con la Champions nel mirino. Se il Napoli non ce la fa, psicologicamente sarebbe più dura: è una grande perché è stabilmente tra le prime tre, ne ha consapevolezza. Sarebbe un brutto colpo”.
SARRI-ALLEGRI: “Sono due grandi allenatori diversi, inseguono il successo in modo diverso. Gli automatismi del Napoli non sarebbero praticabili cambiando formazione ogni settimana: quello di Sarri è un calcio bello, positivo, offensivo. La Juve ogni tanto ha una giornata più negativa, cambia spesso uomini e sistemi. Allenando da quarant’anni so com’è difficile far giocare bene ed è notevole che Sarri ci sia riuscito così presto. Però un allenatore non è solo gioco”.
SULLE PAROLE DI SACCHI: “Il Napoli ha in rosa fuoriclasse: per me Mertens, Insigne e Hamsik lo sono. Certo oggi la Juve ha due squadre”.