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EDITORIALE – Pardo: “Napoli, segnali positivi. Ancelotti ha tante soluzioni in panchina”

Pardo

PARDO RADIO CRC – Stamane a Radio CRC, nel corso di Si Gonfia La Rete di Raffaele Auriemma, è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista.

“In questo Napoli ho visto molte cose Sarriane e alcune cose di Ancelotti. Contro il Milan l’ha vinta nonostante qualche problema in difesa. Quando vinci in rimonta è sempre un bel segnale caratterialmente. La stagione è molto lunga, ma questo Napoli lascia ben sperare. L’evoluzione tattica di questa squadra potrà vedere l’alternarsi di vari moduli nel corso del campionato. 

Il 4-2-3-1 apre scenari interessanti, con il trequartista che può essere ricoperto da Mertens, da Zielinski e anche da Hamsik. La sensazione è che questo Napoli ha tante soluzioni. Ancelotti è un allenatore intelligente, che rispetta il lavoro dei suoi predecessori. Poi è chiaro, si inizia anche a guardare intorno e a studiare soluzioni non banali. L’inserimento di Luperto appartiene alla sfera del coraggio tipico di Carlo Ancelotti. 

Da quanto letto sui giornali, Mertens aveva delle offerte interessanti. Nel suo primo anno con Sarri giocò pochissimo, quindi è abituato a vivere la concorrenza di qualcun altro. Ancelotti dice il vero quando afferma che Mertens giocherà insieme con Milik, mentre dubito che vedremo mai Mertens al posto di Milik. Ancelotti vuole una punta fisica e se ce l’ha, lo fa giocare. Poi il belga non è un calciatore normale, quindi il suo spazio lo troverà e si toglierà grandissime soddisfazioni. Tatticamente ci divertiremo. 

Le griglie di partenza? Il quinto posto del Napoli l’ho trovato un po’ ridicolo. L’Inter è la sorpresa di queste prime giornate, perché sul mercato ha fatto uno squadrone e non mi sorprenderebbe comunque vederla seconda. La vera notizia è questa, la difficoltà dell’Inter. La Roma ha alternato cose buone a cose meno buone, per me vengono subito dopo a Napoli e i nerazzurri.

Spalletti e Gattuso allenano due grandi società che però non vincono da anni. C’è tanta pressione su di loro, anche se sono due storie diverse. Spalletti è un allenatore fatto e finito, mentre Gattuso è un emergente e merita di essere aspettato. E’ vero che rischiano, anche perché il mercato è stato ottimo. Le aspettative sono alte e il rischio fa parte della logica delle cose”.