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Napoli e gli infortuni: quando l’inizio stagionale è un incubo

Napoli infortuni – Come si è appreso piuttosto recentemente, Vlad Chiriches si è infortunato al ginocchio durante Romania-Montenegro di Nations League: il difensore azzurro farà dei controlli lunedì a Villa Stuart ma la sensazione è che si tratti di un infortunio piuttosto serio, che potrebbe riguardare i legamenti del ginocchio sinistro. In una città come quella partenopea, dove la scaramanzia è all’ordine del giorno, probabilmente bisognerà toccare ancor di più ferro perché nei primi mesi di ogni stagione il Napoli affronta – fin troppo solitamente – una vera e propria ecatombe che colpisce singoli calciatori, fermandoli però per lungo tempo e pregiudicandone a volte un’intera stagione. E Chiriches, in ordine temporale, risulta essere soltanto l’ultima vittima di questo perverso meccanismo messo in atto dal destino.

Napoli, da Insigne a Chiriches passando per Milik: quanti infortuni nella prima parte di ogni stagione

Sin dai primi anni nella massima serie, il Napoli è andato incontro a problemi fisici dei suoi calciatori, specialmente quelli più rappresentativi. Uno degli esempi iniziali più noti è quello di Ezequiel Lavezzi, che nel corso degli anni ha sofferto di varie patologie traumatiche e muscolari – stiramenti e distorsioni alla caviglia le più frequenti – le quali gli hanno impedito di prendere parte a molte partite della squadra. Anche Fabiano Santacroce, difensore talentuoso italo-brasiliano, nel settembre del 2009 andò incontro a problemi al menisco dopo una gara contro l’Inter: un infortunio che, unito a un altro problema al menisco opposto avvenuto durante la fase di recupero, contribuì ad allontanarlo dal capoluogo partenopeo e dal calcio ad altissimi livelli. Uno dei primi problemi davvero serissimi fu quello che colpì Cristiano Lucarelli: l’ex attaccante del Livorno, acquistato come alternativa d’esperienza in attacco per Cavani, si ruppe anch’egli il legamento crociato anteriore dopo tre partite stagionali nel 2010 e fu costretto a uno stop di ben 5 mesi, tornando praticamente soltanto a fine campionato e togliendosi la soddisfazione di segnare un gol alla Juventus. Tantissimi, inevitabilmente, ricordano anche l’infortunio molto grave che colpì Lorenzo Insigne nell’ottobre 2014 durante un Fiorentina-Napoli: anche per lui rottura del legamento crociato e ritorno in campo soltanto nella seconda parte di campionato. Gli ultimi acuti sono i più recenti e forse anche i più dolorosi a livello sportivo. Il protagonista assoluto, suo malgrado, risulta essere ovviamente Arek Milik: lo sfortunato attaccante del Napoli si è infatti rotto il crociato per due stagioni di fila e sempre a settembre, sia nel 2016 in Nazionale con la maglia della Polonia che nel 2017 in campionato contro la Spal, saltando così quasi la completezza di entrambe le annate e “costringendo” dunque l’attacco a fare i salti mortali per il resto della stagione, con gli uomini contati. La penultima sventura di un certo livello è quella capitata a Faouzi Ghoulam: il calvario dell’algerino è iniziato a partire dalla gara contro il Manchester City dello scorso 2 novembre e soltanto adesso – dopo mesi di stop, interventi e allenamenti in solitaria – il ragazzo sta iniziando a vedere la fine del tunnel e il ritorno in campo.

Chiriches infortunato, esce dal campo prematuramente: si teme un lungo stop

Reparto corto

Infine, come detto, l’ultimo infortunato di un certo livello è Vlad Chiriches, per cui si teme lo stesso problema che ha colpito Milik e compagni. Ancora una volta, dunque, il Napoli si troverà a dover gestire un reparto troppo corto a causa di un infortunio a inizio stagione, come fin troppo spesso capitato in questi anni a causa di qualche scelta di calciomercato forse non fortunatissima. Gli azzurri, infatti, si ritroveranno ad avere come alternative ad Albiol e Koulibaly l’ex Torino Nikola Maksimovic (bocciato da Sarri l’anno scorso e reduce da un prestito non esaltante allo Spartak Mosca) e il giovane Sebastiano Luperto, alla prima vera esperienza in Serie A. Nei primi mesi della nuova stagione la sfortuna si accanisce nuovamente sul Napoli. E gli scongiuri, inevitabilmente, non possono che aumentare.