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Insigne re dei bomber e faro del progetto Ancelotti

Insigne Ancelotti – Lorenzo Insigne l’aveva spiegato quest’estate, anche se le sue sembravano parole di circostanza: lavorare con Carlo Ancelotti sarebbe stato grandioso e positivo. E, difatti, non è un caso che il folletto partenopeo sotto la guida dell’esperto e vincente tecnico stia vivendo quello che sicuramente è il più travolgente inizio stagionale della sua carriera. L’attaccante di Frattamaggiore, infatti, dopo 6 giornate di Serie A ha segnato ben 5 gol, uno in meno del capocannoniere Piatek, tutti di destro e (soprattutto) tutti in area di rigore. Un dato che fa comprendere come, alla base di questo cambiamento, ci sia soprattutto la nuova posizione costruita per lui da Ancelotti.

Insigne si scopre goleador grazie ad Ancelotti

Da quando il 4-3-3 è stato accantonato in favore del 4-4-2, infatti, il giocatore della Nazionale è apparso decisamente più fresco e lucido in zona gol, dovendo percorrere meno km in mezzo al campo da esterno d’attacco, anche per via di ripiegamenti difensivi. Dal punto di vista offensivo, quindi, Insigne sembra tornato quello dei tempi di Pescara, in veste dunque di goleador e non solo di assistman. In tal senso, la gestione di Carlo Ancelotti sarà fondamentale. Ieri, durante le parole post partita di Napoli-Parma, l’ex allenatore di Real Madrid e Bayern Monaco ha spiegato chiaramente che il momento del numero 24 va sfruttato e che sarebbe un vero delitto, in questo momento, tenerlo fuori. Il campo sta dando ragione sia a lui che al calciatore, mai così prolifico a inizio campionato e – a questo punto – in grado potenzialmente di eguagliare (con questa media gol) il suo record personale di marcature in una stagione di Serie A, che ammonta alle 18 della stagione 2016-2017. Intanto, in questo momento, Insigne ha già eguagliato il suo bottino della stagione 2012-2013 e superato quelli delle stagioni 2013-2014 e 2014-2015. Insomma, quella attuale potrebbe davvero diventare la stagione della consacrazione definitiva per il numero 10 della Nazionale, che finalmente sta allontanando anche le critiche più esasperanti e incomprensibili a suon di prestazioni folgoranti.