NAPOLI LIVERPOOL – Tensione alta, altissima per questa sera allo Stadio San Paolo. In vista della gara contro il Liverpool la città di Napoli so prepara ad osservare una vera invasione Reds.
Scontri al centro storico: ultras come sentinelle sui motorini
Praticamente come accade in guerra, una vera e propria organizzazione da esercito. Ci sono stati scontri in città nella giornata di ieri tra tifoseria estrema del Napoli e del Liverpool.
Come? Gli ultras partenopei hanno presidiato il centro storico, dove si sapeva avessero alloggiato gli inglesi, facendo da sentinelle a due su ciascun motorino facendo ‘servizio pattuglia’ praticamente fino a notte inoltrata. Ogni qual volta avvistavano qualche hooligan inglese con segni distintivi addosso si chiamavano a raccolta gli altri sul luogo e scattavano risse a mani nude. Poi ovviamente presi anche bottini di guerra per ultras come sciarpe e cappellini alla della squadra avversaria. Il tutto minuziosamente raccontato dall’edizione odierna del Corriere della Sera.
Ultras Napoli, ecco come evitano i controlli
Il centro storico è presidiato da ore da più di 500 poliziotti e forze dell’ordine varie. Idem per il lungomare dove alloggia il Liverpool. Ma gli ultras partenopei hanno escogitato un piano da esercito per evitare controlli ed entrare nel centro storico a scaglioni. Senza riunirsi in gruppi organizzati che potessere saltare all’occhio hanno aggirato i controlli presidiando la zona del centro di Napoli a due a due in modo da non destare sospetti agli agenti.
La Digos di Napoli sapeva benissimo del rischio che si correva e sapeva perfettamente come si sarebbero mosse le frange estreme del tifo partenopeo che non volevano che i tifosi del Liverpool potessero dettare legge a Napoli come spesso fanno in Europa con cori, cortei in strada, fumogeni e fiumi di birra nel locali della città. E così è stato. La Napoli ultras questo non lo consente: ecco perché hanno deciso di pattugliare il territorio come se fossero in un esercito.