GAVILLUCCI AIA – Ha fatto molto discutere, ad inizio stagione, la bocciatura dell’arbitro Claudio Gavillucci. Il 39enne fischietto di Latina è stato dismesso dall’Aia per ‘motivi tecnici e prestazioni non all’altezza’. L’ultima direzione di gara di Gavillucci risale al 13 maggio scorso, un Sampdoria-Napoli sospesa tra l’altro per qualche minuto a causa di cori razzisti all’indirizzo di Koulibaly. La decisione dell’Aia tuttavia ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori, a partire dall’arbitro stesso che si è rivolto al Tribunale Federale Nazionale per difendersi.
Arbitri chiamati a testimoniare
Il sig. Gavillucci, scrive l’edizione odierna di Libero, avrebbe chiesto la testimonianza a suo favore dei 21 colleghi della Serie A. L’arbitro non è convinto dalle motivazioni consegnategli dall’Aia, essendo stato il quinto fischietto più designato nella scorsa stagione. Strano inoltre come le schede di valutazione delle singole prestazioni dell’arbitro siano stati contrassegnate da voto soltanto in un secondo momento, senza che Gavillucci ne venisse a conoscenza. L’accusa fatta all’Aia è di averle manomesse di proposito, per farlo risultare il peggiore nella graduatoria finale e dunque il primo da licenziare.