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ULTIM’ORA – De Guzman, il Napoli pensa alla querela per le accuse a Giuntoli

Cristiano Giuntoli

NAPOLI DE GUZMAN GIUNTOLI – Continuano a far molto discutere ed a provocare reazioni le parole dell’ex giocatore del Napoli, Jonathan De Guzman, sui suoi trascorsi con la maglia azzurra ed in particolare della presunta rissa con Cristiano Giuntoli.

La presunta “rissa” 
Nel 2015 ci sarebbe stata una lite furiosa tra il calciatore e il DS partenopeo Giuntoli, con l’olandese che ha riferito l’episodio ai media del suo paese. Il giocatore, oltre all’offerta dal Bournemouth, era arrivata anche una proposta concreta dal Sunderland, e lui pur avendo detto di accettare dopo aver preso le sue cose da casa in Olanda, il giorno in cui sarebbe stato necessario firmare, non rispose mai più al telefono. “Giuntoli si è davvero arrabbiato. Il suo assistente mi ha detto: ‘ascolta, se non firmi si arrabbierà molto e se non firmi sarai morto per il Napoli, non giocherai mai più’. Poi De Guzman tornò a Napoli e qui scatta il racconto sulla presunta aggressione: “Improvvisamente mi ha dato un pugno in faccia e a quel punto sono impazzito. Abbiamo iniziato a litigare furiosamente, volavano sedie. C’era il mio compagno di squadra Zuniga che cercava di separarci. Mi diceva ‘dai, prendi le tue cose e vai a casa’”. Sono queste le parole che hanno fatto discutere in questi giorni. E che hanno convinto il Napoli a reagire.

Il comunicato del Napoli

In merito alla faccenda, la SSC Napoli ha pubblicato, attraverso il proprio sito ufficiale, un comunicato che riportiamo integralmente:
“La SSC Napoli, preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal Sig. De Guzman all’organo di informazione olandese ‘De Volkstrandt’, precisa che i fatti, per come riferiti dall’atleta trascorsi più di 3 anni dalla loro collocazione temporale, sono destituiti di qualsivoglia fondamento. La SSC Napoli si riserva di tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati nelle competenti sedi, sportive e statuali”. E’ facile prevedere che il resto accadrà in Tribunale.