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Dalle parole ai fatti: Ancelotti è pronto a fermarsi in caso di cori razzisti

Ancelotti

ANCELOTTI CORI – Finalmente si combatte. Insieme. Capo della ribellione Carlo Ancelotti, allenatore della SSC Napoli. Siamo in un tunnel, un brutto tunnel, da un bel po’ di decenni, ma grazie alla crociata di Sir Carlo iniziata a Coverciano in occasione della cerimonia della Panchina D’Oro, sembrano essersene accorti tutti.

Dalle parole ai fatti: Ancelotti è pronto a fermarsi in caso di cori razzisti

L’edizione odierna de Il Mattino, sottolinea le dichiarazioni rilasciate dal tecnico a Radio KISS KISS NAPOLI, la radio ufficiale del club partenopeo. Si passa dalle parole, troppe, ai fatti, pochi.  “C’è un regolamento, se a Bergamo partiranno cori razzisti o di discriminazione, così come da norme esistenti, il capitano – dice Ancelotti chiederà all’arbitro di interrompere la partita. Se saremo insultati, ci faremo rispettare». Lo scorso anno in 9 trasferte su 19, sono state sanzionate le squadre che hanno ospitato il Napoli per cori discriminatori. Ma non basta: “Bisogna farlo, senza timore. C’è bisogno della volontà di tutti per mettere fine a questa situazione, dei tifosi per primi che devono capire che insultare gli altri è una cosa inutile. E parlo anche di quelli del Napoli: la squadra ha bisogno del sostegno e solo di quello e i tifosi azzurri non devono perdere energia per insultare squadre o giocatori avversari. Lo ripeto: se saremo insultati, ci sono delle regole e le faremo rispettare”.