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Inter-Napoli, il Boxing Day finisce nel sangue: morto il tifoso interista

NAPOLI INTER TIFOSO MORTO – Il Boxing Day del Meazza finisce nel sangue, a causa degli scontri scoppiati tra fan azzurri e nerazzurri un’ora prima del big match della 18esima giornata di serie A. Ma a chi spettava la decisione di interrompere la partita per i cori razzisti verso Koulibaly? Il Procuratore federale Pecoraro scarica le responsabilità sulla Polizia.

Aveva 35 anni il tifoso travolto da un Van

E’ morto questa mattina all’ospedale San Carlo dove era stato ricoverato in gravi condizioni il tifoso dell’Inter investito da un van nei pressi di via Sant’Elena, zona via Novara, ieri sera, circa un’ora prima del match Inter-Napoli. Non ce l’ha fatta il 35enne per le gravi riferite riportate negli incidenti scoppiati tra opposte fazioni del tifo (tifo?) che si sono trova a contatto poco prima dell’inizio del big match in una giornata che avrebbe dovuto rappresentare la gioia di vivere il calcio, soprattutto da parte delle famiglie, nel giorno di Santo Stefano. Il bilancio degli scontri era già grave ieri sera, con quattro fan del Napoli accoltellati durante gli stessi incidenti. Con questo fatto di sangue, l’esperienza del Boxing Day si può considerare già conclusa in Italia, probabilmente anche a causa del troppo alcool che circola nei giorni delle festività e per la scarsa cultura che esiste nelle persone che solitamente adoperano lo stadio come sfogatoio a tutte le loro frustrazioni.

Il Procuratore Federale chiarisce

“Per me Inter-Napoli doveva essere sospesa a causa dei cori razzisti rivolti a Koulibaly e, infatti, gli uomini della Procura federale hanno segnalato ai funzionari dell’ordine pubblico ed al quarto uomo che la squadra partenopea stava chiedendo lo stop”. Lo ha detto Giuseppe Pecoraro, intervenendo al telefono con l’Ansa, spiegando la posizione della Procura Figc chiamata in causa su quanto accaduto ieri sera allo stadio Meazza. ” La decisione di interrompere la partita – ha aggiunto – non spetta a noi ma ai rappresentanti dell’ordine pubblico, d’intesa con l’arbitro. Per quello che ci riguarda, è in corso la comunicazione dell’accaduto al giudice sportivo”. Allora la domanda è: perchè le forze dell’ordine hanno preferito non interrompere la partita? A che servono certi regolamenti, se poi non vengono applicati? E’ il solito sistema italiano: lo scaricabarile, così che nessuno avrà responsabilità in alcuna vicenda.