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Svolta nelle indagini sulla morte di Daniele Belardinelli: parla un tifoso coinvolto

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INDAGINI BELARDINELLI – Svolta nelle indagini sugli scontri del 26 dicembre a Milano, tra i tifosi di Inter e Napoli. Uno degli ultras coinvolti ieri si è presentato in Questura, fornendo particolari nuovi della vicenda.L’auto che ha investito Daniele Belardinelli, morto poi in ospedale poche ore dopo, era diretta allo stadio e non nel cuore della guerriglia. Inoltre il conducente del Suv, resosi conto del disastro procurato, non ha prestato soccorso e proseguito per la sua strada, fino al parcheggio del settore ospiti di San Siro.

La testimonianza

La ricostruzione è ad opera de ‘La Gazzetta dello Sport’ che aggiunge la testimonianza di uno dei tifosi interisti interrogati: “In 4 capi ultrà della Curva Nord, uno dei Boys San, due degli Irriducibili e uno dei Viking, i mandanti dell’agguato ai napoletani definito «squadrista» dal questore Marcello Cardona. Gran parte degli ultrà interisti (in totale 100-150) si sarebbe trovata in un pub in zona Fiera, poi a bordo di 15-20 macchine sarebbe andata nel parchetto di via Zoia dove sono arrivati gli altri tifosi, sono stati recuperati due sacchi con le armi (bastoni, martelli, roncole, razzi, fumogeni) e alle 19.20 è partito l’ assalto di via Novara, lo stradone che dalla Tangenziale Ovest porta allo stadio Meazza”.