Intervenuto – come anche Matteo Salvini – alla Scuola Superiore di Polizia, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha parlato della violenza negli stadi e di quanto purtroppo non funziona nel mondo del calcio attualmente sotto il profilo del tifo. Giorgetti ha mandato anche un importante monito a Presidenti e tesserati di tutte le società di Serie A, spiegando che farebbero meglio a non infervorare gli animi, in alcuna maniera, auspicando un cambio culturale nel pensiero calcistico di chi è protagonista del pallone italiano.
Il sottosegretario Giorgetti si esprime sulla violenza negli stadi e sugli scontri
Ecco alcune delle parole più importanti pronunciate dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti sulla violenza negli stadi italiani: “Per garantire sicurezza all’interno e all’esterno degli stadi serve soprattutto avere pene certe e rapidità nei giudizi, questo è quanto può fare lo Stato su questo fronte. Anche sulle date e gli orari delle partite bisogna ragionare, sono cose che vanno regolate in base a precise esigenze. C’è ovviamente una grande preoccupazione per le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle curve e desidereremmo che si lavorasse di più sulla figura degli steward, che in Italia sono depotenziati rispetto all’estero. Trasferte? Non serve chiudere gli stadi ma fare maggiore attenzione alla vendita dei biglietti.
I tesserati e i media non devono però andare a stimolare la retorica ultrà, che alimenta un certo proselitismo. Soprattutto i Presidenti e i giocatori devono evitare di gettare benzina sul fuoco in ogni occasione possibile. Gli errori degli arbitri purtroppo esistono ma bisogna arrivare a un cambio di cultura”.