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Ancelotti: “Non si può andare d’accordo con tutti: il turnover è fondamentale per la gestione del gruppo”

ANCELOTTI TURNOVER – Carlo Ancelotti, allenatore della SSC Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al ruolo dell’allenatore e del rapporto che instaura con le altre persone. L’ha fatto all’Università Luigi Vanvitelli in occasione della discussione: “La gestione del gruppo e delle risorse umane in un top club dagli anni Novanta ad oggi”.  Una tematica molto importante in chiave relazione aziendale e gestione delle risorse umane.

Se ho mai avuto giocatori che remavano contro?

“Ne avevo uno che quando parlavo si metteva il cappotto. Non penso di averne trovati. Ma non si può andare d’accordo con tutti. Il giocatore vuole giocare a prescindere dallo stipendio che guadagnano. Quello è un aspetto molto importante. Nella gestione ovviamente bisogna focalizzarsi su quelli che non giocano. C’è il rischio che questi perdano motivazione. E poi abbassa l’intensità di allenamento. Se i dieci che non giocano sono demotivati tutto l’allenamento diventa un disastro. Un allenatore diceva a un calciatore “stai tranquillo che giocherai, ho fiducia in te”. Lo fece per 3-4 volte e il calciatore quando si girava gli diceva “vai a quel paese”. Questo perchè la credibilità è tutto nel gruppo. A volte è meglio non dire nulla. Bisogna anche saper mascherare la verità. Non si può dire a un calciatore “non giochi perchè l’altro è più bravo di te”. Il turnover è fondamentale nella gestione del gruppo sul piano mentale”.