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Salvini nel 2017: “Di fronte a cori razzisti, la partita deve essere sospesa!”

Matteo Salvini

SALVINI CORI RAZZISTI – Il tema del razzismo negli stadi resta d’attualità, in particolare oggi che la Corte sportiva stabilirà se accogliere o meno il ricorso del Napoli in merito alla squalifica di Kalidou Koulibaly. Molto attivo in proposito il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha ribadito a più riprese il suo pensiero, in controtendenza con quanto prevista dalle norme Uefa: “Le partite non vanno sospese, non confondiamo il razzismo con gli insulti”. Il vice premier tuttavia qualche anno fa, nel 2017, non fu dello stesso avviso: ospite in una trasmissione in onda sull’emittente privata La7, Salvini si espose contro il razzismo negli stadi dopo che Sulley Muntari, centrocampista all’epoca in forza al Pescara, venne bersagliato da alcuni tifosi. Queste le sue parole di allora: “Se c’è qualche scemo va punito, come se c’è qualche mafioso va messo in galera e buttata la chiave. Non tutti i tifosi di calcio sono cretini, se succede qualcosa come ha detto Muntari, ha sbagliato l’arbitro. Sospensione della partita? Questo dice il regolamento! Non è Salvini che cambia le regole. Di fronte a cori razzisti, la partita si sospende.”