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Ventura: “Mi sarei dimesso anche se fossimo andati ai Mondiali”

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Intervistato da Sky Sport, l'ex C.T. della Nazionale Gian Piero Ventura è tornato a parlare dopo l'addio al Chievo (anche di Nazionale)

Intervistato da Sky Sport, l’ex C.T. della Nazionale Gian Piero Ventura è tornato a parlare dopo l’addio al Chievo, arrivato dopo che l’ex allenatore del Torino aveva provato a rilanciarsi nella piazza gialloblu. Ventura è tornato peraltro a parlare anche della disastrosa esperienza con la Nazionale italiana, rivelando che anche in caso di qualificazione ai Mondiali si sarebbe dimesso dall’incarico.

Ventura torna a parlare: altre rivelazioni sul periodo in Nazionale

“Chievo? Sono andato a Verona per amicizia di Campedelli – con cui ho un ottimo rapporto da anni – con un programma che prevedeva certe cose che però ho constatato essere quasi impossibili da realizzare. Devo però fare un plauso ai calciatori che sono stati straordinari, in quel mese abbiamo fatto comunque bene. C’erano problemi di condizione fisica e di infortunati. Inoltre mancava convinzione, la penalizzazione aveva creato dei problemi a livello mentale. Le parole di Pellissier? Credo siano state dettate dalla delusione.

Nazionale? Avevo già anticipato che non sarei rimasto sulla panchina nel caso in cui fossimo andati ai Mondiali. Non c’erano più i presupposti per lavorare e l’aspetto tecnico era davvero l’ultimo dei problemi. Ho perso soltanto due partite in un anno e mezzo ma non potevo più andare avanti. Ammutinamento? Sono state scritte un sacco di bugie, ho pensato anche di querelare per certe farneticazioni.

In tanti anni ho fatto scelte azzeccate, però vengo giudicato soltanto per un anno e mezzo su 34 di carriera. Ho sempre trasmesso un’immagine di serenità e correttezza, vorrei chiudere la mia carriera con professionalità”.