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Koulibaly: “In Italia c’è razzismo, basta cori contro Napoli. Grazie a chi mi ha dato sostegno”

In un'intervista rilasciata tramite canali ufficiali del Napoli, il calciatore Kalidou Koulibaly ha parlato degli episodi di razzismo in Inter-Napoli

In un’intervista rilasciata tramite canali ufficiali del Napoli, il calciatore Kalidou Koulibaly ha parlato degli episodi di razzismo in Inter-Napoli e di quanto avvenuto successivamente.

Koulibaly e le parole post Inter-Napoli: razzismo e molto altro

“Penso che ci sono state cose positive dopo quanto avvenuto, nonostante tutto. La mia famiglia mi è stata molto vicina, è la cosa più importante di questo mondo e il loro sostegno fa piacere. Anche amici e persone che non conoscevo mi hanno scritto sui social, per me il sostegno è stato positivo perché alla fine le cose buone non le dimenticherò mai. Tutto questo mi farà crescere, penso che prima non avrei risposto così. Io un simbolo contro le discriminazioni? Mi fa piacere in parte, perché sinceramente non è giusto che ancora oggi si debba lottare contro certe cose. Oggi essere un simbolo significa però anche che ho dei valori dentro, che posso comunicare a tutti. Questa lotta è molto importante, parlare alle scuole e mettere lì questi valori può essere giusto. Mio figlio? Parla già italiano così come francese o senegalese, è troppo piccolo per capire cosa sia il razzismo. Gli altri bambini mi sostengono, per loro è normale che siamo tutti uguale. Nel mondo bisognerebbe essere consapevoli che si è differenti ma uguali.

Il mondo va avanti, se al giorno d’oggi dobbiamo ancora lottare contro le discriminazioni significa che stiamo invece facendo dei passi indietro. Sono nato in Francia ma nel calcio e nella vita non ho mai avuto problemi di questo genere, crescendo con altri senegali e francesi ma anche arabi o turchi, non ho mai avuto problemi. Anche nella Nazionale ci sono tanti giocatori di colore e non è mai stato un problema, si tratta di un Paese un po’ a parte perchè è fatto di diversità, sono molto avanti da quel punto di vista. In Italia non ho sentito tanto il razzismo all’inizio ma poi, quando ho iniziato a capire un po’ di più l’italiano, me ne sono accorto, specie dopo i cori contro i napoletani. La lotta contro il razzismo è giusta, bisogna capire che se Insigne gioca per il Napoli può giocare anche per la Nazionale e quindi non bisognerebbe offenderlo.

Penso che noi calciatori possiamo essere testimonial contro il razzismo. Tocca a tutti i giocatori fare qualche passo avanti per combattere le discriminazioni, ci sono già tante cose che abbiamo fatto ma possiamo fare anche di più”.

Ecco anche il video dell’intervista