Home » Rivoluzione protocollo in Serie A: pronti a non giocare!
News

Rivoluzione protocollo in Serie A: pronti a non giocare!

Razzismo
Nel caso in cui fossero segnalati cori, striscioni di stampo razzista durante la gara, sarà compito dell'arbitro, con l'ausilio del responsabile dell'ordine pubblico, interrompere la gara e piazzarsi con i giocatori nel cerchio di centrocampo, sospendendo la partita.

RAZZISMO SERIE A – La serie A è pronta a rivoluzionare il regolamento per quanto concerne il tema razzismo. Domani, nella sede della Lega, si deciderà il nuovo protocollo da applicare nelle gare in caso di episodi di stampo razzista. Gli episodi razzisti, dai cori agli striscioni, saranno penalizzati con sospensione o addirittura mancato inizio della gara.

Stop al razzismo!

Una vera e proprio rivoluzione in Serie A. Milan – Napoli, partita di Coppa Italia in programma oggi 29 gennaio, sarà, infatti, l’ultima gara con il vecchio regolamento. Da giovedì 31 gennaio saranno operative le nuove regole. Nell’edizione odierna de Il Mattino riporta che prima dell’inizio della gara, se il responsabile dell’ordine pubblico o uno dei collaboratori della procura federale rileverà uno o più striscioni, o cori o urla di discriminazione, ordinerà all’arbitro di non iniziare la gara.

Nel caso in cui fossero segnalati cori, striscioni di stampo razzista durante la gara, sarà compito dell’arbitro, con l’ausilio del responsabile dell’ordine pubblico, interrompere la gara e piazzarsi con i giocatori nel cerchio di centrocampo, sospendendo la partita. In caso che l’interruzione sia prolungata, l’arbitro potrà ordinare alle squadre di rientrare negli spogliatoio. L’eventuale ripresa della gara potrà essere disposta esclusivamente dal responsabile dell’ordine pubblico. Se al rientro in campo, ci saranno ulteriori cori o episodi di razzismo, dovrà essere sempre quest’ultimo a ordinare all’arbitro di sospendere la gara.