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Coppa Italia, Roma umiliata e Fiorentina in semifinale

Esultanza Federico Chiesa

Bruttissima prestazione della Roma in Coppa Italia. La squadra di Di Francesco ne prende sette al “Franchi”. Dopo il primo tempo chiuso sul 3-1 per i viola, nella ripresa i giallorossi crollano in 10 (espulso Dzeko). Tripletta di Chiesa e doppietta di Simeone. Pioli va in semifinale.

Fiorentina asfalta la Roma e vola in semifinale

Un risultato del genere, di certo, non se lo aspettava nessuno. La Coppa Italia restava comunque un trofeo importante per la Roma e, anche se la Champions e il quarto posto in campionato restano obiettivi più preziosi, la prestazione contro la Fiorentina lascia più di qualche preoccupazione. Le dimensioni del punteggio, il gioco espresso, la fragilità, anche nervosa, dimostrata dalla squadra non lasciano intravedere segnali positivi. Va dato, però, il giusto merito ad una Fiorentina in grado di disputare una gara attenta, con ritmo, preparata nei mini dettagli, capace di sfruttare le debolezze difensive dei giallorossi. Certamente la differenza l’ha fatta uno come Federico Chiesa con la sua prima tripletta in carriera. Il giovane attaccante è stato capace di strappi impressionanti contro cui la retroguardia romanista con Manolas e Fazio è andata in grave difficoltà. Muriel si è confermato acquisto indovinatissimo per Pioli che può vantare anche sostituti di tutto rispetto come dimostra il gol del 6-1 confezionato proprio da due neo entrati: l’ex di turno, Gerson con assist per Simeone (che poi ha fatto doppietta). Umiliazione su tutti i fronti.

Roma in evidente difficoltà

La squadra giallorossa si dimostra in evidente difficoltà. Dopo l’opaca prestazione di Bergamo, Di Francesco rilancia ancora Pastore, ma l’argentino non si è dimostrato all’altezza. L’eterna promessa Schick, acquistato in pompa magna, non è in grado di fare la differenza e l’ingresso di Dzeko ha solo creato un ulteriore danno alla Roma: espulso per proteste dopo soli venti minuti. Per la Fiorentina un successo che certifica la bontà nell’espressione del gioco e la giusta strategia del club sul mercato. Pioli può sognare.