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Sky – Spalletti: “Pensavo che avessimo trovato delle basi”

SPALLETTI INTER SKY – Intervistato ai microfoni di Sky Sport dopo la pesante sconfitta con il Bologna, il tecnico nerazzurro Spalletti ha espresso il suo rammarico. L’allenatore dell’Inter ha analizzato nel dettaglio la sconfitta, ma secondo lui non è solo una questione tecnica, ma anche di sfortuna.

SPALLETTI: “Fischi, non mi fanno nessun effetto”.

L’ex tecnico della Roma ha parlato non solo di come ha giocato l’Inter, scendendo in un’analisi dettagliata, ma anche di altri eventi. In primis ha sottolineato come ad oggi i fatti non girino a favore dei nerazzurra, secondo lui c’è anche un po’ di sfortuna. Infine ha parlato anche dei fischi, che hanno sommerso lui e i suoi giocatori per gran parte della gara. Spalletti non si scompone, anzi, li accetta come leciti. Per lui è giusto che i tifosi dell’Inter pretendano di più.

Queste le parole dell’allenatore dell’Inter a Sky: “Mi sembra che la squadra mi segua, facciamo cose semplici. Poi in campo serve anche l’episodio, che magari ti regala il vantaggio. E poi servirebbe tenere un equilibrio corretto in campo, senza cercare di vincere la partita da solo o forzare delle azioni, mettendo così in difficoltà lo svolgimento della squadra”.

“Pensavo che ormai avessimo trovato una linea di condotta “media” e di aver creato delle basi su cui costruire le nostre prestazioni, senza perdere mai del tutto una certa continuità e rendendo, pur con qualche eccezione sia in positivo che in negativo, bene o male sempre allo stesso modo. Invece oggi siamo andati al di sotto di quello che deve essere il nostro livello medio”.
“In cosa posso essere ottimista? Ci sono infortuni, squalifiche ed episodi che ti girano a sfavore, e questo ti porta ad avere mancanza di autostima e fiducia. Sono momenti che anche altrove sono successi, quello dell’allenatore è un lavoro ad oltranza: devi sempre essere bravo a determinare la reazione dei giocatori, cambiando piccole cose”.
“Si vede che ci manca qualcosa nella lotta, perché gli altri vanno più forte di noi. Se mi aspetto un segnale dalla società? Credo che questo sia un discorso per chi è borderline, che viene a galla quando la società arriva a chiedersi se convenga dare fiducia a chi allena o se invece si debba cambiare. Non credo che questo discorso possa riguardare me”.
“Fischi? Non mi fanno nessun effetto, li ho presi, così come gli applausi, da tutte le parti in cui sono andato ad allenare. E’ giusto che i nostri tifosi chiedano di più, specialmente considerando che siamo l’Inter e che da noi ci si aspetta determinati risultati: credo che per reagire a certe situazioni serva sempre un carattere all’altezza del club e dello stadio”.
“Qualsiasi risultato che non si porta a casa diventa un peso, in certe situazioni. I condizionamenti in questi momenti pesano molto di più, specialmente quando capitano due palloni per fare gol e non lo fai, pur battendo tanti corner e mettendo tanti palloni. I palloni arrivati in area a Ranocchia nel finale sono stati un po’ imprecisi”.
“Le situazioni di difficoltà si hanno sempre, ma probabilmente da noi durano di più perché non abbiamo quel livello di carattere che le ribalta, strutturalmente ci manca qualcosa. Ho messo dentro Andrea perché è un giocatore bravo sul gioco aereo, uno dei più forti del campionato. Ho cercato di trovare nuove soluzioni, lui è andato a spizzare due-tre palloni ed era quello che volevo”.