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Napoli, sai cos’è la cazzimma? Usala in trasferta! E De Laurentiis la chiese già a Madrid

Insigne Ancelotti

NAPOLI CAZZIMMA – Al Napoli manca la cazzimma. È stata la frase più utilizzata da addetti ai lavori e tifosi per commentare lo 0-0 di Firenze e giustificare i tanti errori sotto porta degli attaccanti azzurri. Perché da Mertens, due volte, Insigne e Milik ci si aspetta molto di più, non solo in termini di precisione e freddezza di fronte al portiere avversario. Cazzimma! Ma che cos’è la cazzimma? Ricorda quasi una delle battute del comico Alessandro Siani, quando alla domanda la risposta era “Non te lo voglio dire, questa è la cazzimma!”. Una definizione semplice del concetto, allo stesso tempo però difficile in primis per i napoletani da spiegare. Un modo furbo, ma non cattivo, semmai malizioso, di trarre vantaggio rispetto ad un qualsiasi avversario, nella vita come nel calcio. La cazzimma è qualcosa di positivo, non è nelle intenzioni dei napoletani abusarne ed attribuirle un’accezione negativa. Per completezza di informazione, è giusto sottolineare come anche l’Accademia della Crusca vada in confusione sul concetto, definito prima “autorità, malvagità, avarizia, pignoleria, grettezza”, poi semplicemente “furbizia opportunistica”.

A Zurigo contro il mal di trasferta

Il Napoli vola a Zurigo, trasferta di Europa League, obiettivo a più riprese dichiarato. L’ex Coppa Uefa sarebbe la soddisfazione da regalare ad una città intera, considerato l’Everest chiamato Serie A e la serata storta di Coppa Italia contro il Milan. Zero preoccupazioni sulla carta, ma il rendimento lontano dal San Paolo della compagine di Ancelotti non è incoraggiante: un solo gol nelle recenti sei trasferte in tutte le competizioni. Peraltro su punizione, quella decisiva di Milik a Cagliari. Lo stesso polacco è l’autore dell’ultima rete su azione del Napoli, ma dobbiamo in questo caso tornare indietro di due mesi: Atalanta-Napoli 1-2, di un freddo lunedì 3 dicembre. Il livello medio basso del campionato svizzero, e dello Zurigo nello specifico, vengono quantomeno in soccorso, a patto di non sottovalutare l’impegno. Arare terreno fertile per la cosidetta ‘partita della vita’ agli uomini di Magnin sarebbe pericoloso e comprometterebbe ciò che non deve essere compromesso.

Napoli super!

Perché pensandoci il Napoli, in Europa League, di match in trasferta belli, spettacolari e pieni di ‘cazzimma’ ne ha già disputati. Il 4-0 di Trabzonspor e il 4-1 di Wolfsburg nel 2015 sono forse il manifesto dell’impronta europea, miracolosamente abbozzata da Mazzarri, data da Rafa Benitez a club e calciatori. Un calco ereditato poi da Sarri, ma a tratti accantonato a favore della famosa rincorsa ‘al palazzo’. Eppure lo 0-2 di Lipsia della scorsa stagione grida ancora vendetta, un’eccellente prestazione che non passerà alla storia a causa del disastro andato in scena all’andata al San Paolo.

De Laurentiis dopo Madrid..

E sempre in tema di trasferte, a margine di quella più importante a livello di prestigio dell’era De Laurentiis, il presidente tirò in ballo la questione ‘cazzimma’. Il doppio confronto col Real Madrid diede la consapevolezza agli azzurri di trovarsi ormai tra l’elite del calcio continentale. Al termine del 3-1 patito in Spagna, ADL ammonì tecnico e squadra di non avere appunto ‘la cazzimma napoletana’, fatta eccezione di Lorenzo Insigne. Non a caso l’unico scugnizzo presente in quel momento in rosa, non a caso colui che illuse la banda di Sarri con una genialata, una furbata del tutto legale che sorprese Keylor Navas da centrocampo. ‘Furbizia opportunistica’ alias ‘cazzimma’.