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FIGC, Gravina: “Proporremo l’abolizione del diritto di recompra”

Diventato presidente della FIGC lo scorso 22 ottobre, Gabriele Gravina è al lavoro per riformare il calcio italiano.

GRAVINA FIGC MERCATO – Diventato presidente della FIGC lo scorso 22 ottobre, Gabriele Gravina è al lavoro per riformare il calcio italiano. Negli ultimi mesi infatti, sono state vagliate diverse soluzioni che potrebbero essere adottate già a partire dal prossimo anno.

Lo stesso Gravina, parlando ai microfoni di Sky, ha svelato quali potrebbero essere i primi provvedimenti che il massimo organo calcistico italiano è pronto ad intraprendere: “Stiamo attivando una serie di meccanismi che sono già partiti lo scorso 18 dicembre con l’adozione delle nuove licenze nazionali. Si tratta di un provvedimento epocale sia per contenuti che per tempistiche. Credo che il fatto che sia stato varato sei mesi prima dell’inizio del nuovo campionato rappresenti un record assoluto”.

Il presidente della FIGC si è soffermato sulle tante esclusioni dalla Serie C.

“Al Consiglio Federale porremo all’attenzione una norma che prevede un massimo di due rinunce. In caso di rinuncia al campionato, tutti i risultati verranno azzerati. Da luglio vorrei far partire in via sperimentale anche il progetto rating. Dobbiamo ancora attivarci per valutare la credibilità dei soggetti che entrano nel nostro calcio”.

Tra i provvedimenti più importanti, l’abolizione del diritto di ‘recompra’

“Stiamo facendo delle riflessioni e speriamo di poter proporre la modifica della norma entro il 20 marzo. Si tratta di un provvedimento che è stato adottato nel corso del periodo commissariale, vogliamo fare in modo che il Consiglio Federale possa annullare questa novità”.

Infine il provvedimento legato agli stipendi non pagati.

“Dalla prossima stagione entrerà in vigore una norma che prevede che in caso di mancato pagamento degli emolumenti per due bimestri, scatti l’esclusione dal campionato”.