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Sampdoria, clamoroso Sabatini: “Ho rischiato di morire, in coma ho visto il paradiso: sembrava un supermercato. Futuro? Nessun dubbio”

Sabatini

SABATINI SAMPDORIA – Walter Sabatini torna a parlare: il dirigente della Sampdoria, sparito dai radar calcistici negli ultimi tempi, ha confessato ai microfoni de ‘Il Secolo XIX’ di esser stato in pericolo di vita. Il ricovero in ospedale, il coma, adesso la rinascita: ““Il mio corpo da anni mi mandava segnali clamorosi. Quel sabato dovevo partire per la Cina, se fossi salito su quell’aereo sarei morto. Il venerdì notte tra cortisone in vena e ansiolitici mi avevano un po’ stabilizzato. Però l’ultimo ricordo che ho è uno scambio di messaggi con Osti. Poi sono sparito dalla vita. Ancora adesso di alcuni periodi non so quello che è successo o quello che i farmaci mi hanno fatto credere”.

Niente più sigarette e…

“Prendo 15 compresse al giorno, tranquillanti per il fumo perchè non c’è un solo minuto del giorno in cui non penso alla sigaretta. La mia vita era scandita dal fumo, ogni sigaretta fumata è stata per me una bellissima sigaretta. Vivere senza è una tragedia, ma ho un obbligo verso chi mi vuole bene. Mentre ero in coma penso di aver visto il paradiso. Sembrava un supermercato. Ora vorrei vedere il paradiso calcistico a maggio con la Samp”.

La Sampdoria, appunto

“Ho un grande debito con la Samporia che non so se potrò saldare. Innanzitutto verso la società. Quando il mio corpo ha deciso di ribelllarsi e di andarsene un po’ fuori dalle balle, mai Ferrero mi ha fatto pesare le mie lunghe assenze da Genova. Però non esserci stato in alcuni momenti mi ha ferito. Un altro ringraziamento va poi all’altra Samp, la squadra. Nelle finestre di coscienza mi arrivavano notizie positive, di vittorie. Mi davano una scossa, carica, la voglia di risvegliarmi e ripartire”