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Da Dimaro indicazioni su presente… e futuro: nasce il Napoli di Ancelotti

Carlo Ancelotti

DIMARO NAPOLI ANCELOTTI – Si è fatto un gran dibattere durante tutta la stagione passata su quale sia il modulo di gioco migliore che Carlo Ancelotti dovrebbe attuare per il suo Napoli. Gran parte della critica non è stata mai del tutto convinta che il 4-4-2 di base usato nella prima stagione del tecnico emiliano sia stata la scelta più corretta. Stando alle indicazioni emerse dalle prime due settimane di ritiro a Dimaro, sembrerebbe abbastanza evidente che nella stagione 2019/2020 Ancelotti farà largo uso del modulo 4-2-3-1. Tutte le esercitazioni tattiche, nonché la partita giocata contro la Feralpisalò (la prima partita stagionale con buona parte della rosa a disposizione) sono state improntate all’approfondimento di questo nuovo schema di gioco. La posizione di esterno sinistro d’attacco per INSIGNE (tanto anelata dal capitano azzurro e già pubblicamente confermata dal mister in persona) è senz’altro tra le ragioni principali che hanno portato a questa scelta. Se non ci sono dubbi su a chi appartenga la titolarità della difesa (MERET in porta, KOULIBALY e MANOLAS al centro, MALCUIT e DI LORENZO ad alternarsi sulla corsia destra e GHOULAM e MARIO RUI ad alternarsi su quella sinistra), molto più intricata è la situazione per i 6 uomini dal centrocampo in su. A livello di pura titolarità… il 4-4-2 dello scorso anno, dopo la partenza di HAMSIK, prevedeva infatti potenziale turnover solo per gli attaccanti (MILIK, INSIGNE e MERTENS dei quali, a turno, uno è rimasto in panchina nelle partite principali). Il nuovo modulo, invece, metterà in maggiore concorrenza tra di loro gli attuali titolarissimi del Napoli (non solo quelli dell’attacco ma anche quelli del centrocampo): per trovare un posto da titolare in squadra, infatti, 7 dei calciatori più importanti attualmente in rosa dovranno combattere tra di loro (oltre che, ovviamente, con altri giocatori alternativi in organico) per non essere esclusi dalla formazione di partenza delle partite più importanti.

Si tratta ovviamente di:

o   ALLAN

o   FABIAN

o   ZIELINSKI

o   CALLEJON

o   INSIGNE

o   MERTENS

o   MILIK

Una tabella di riferimento potrebbe essere la seguente (con ZIELINSKI e FABIAN che, laddove fossero contemporaneamente in campo, potrebbero tranquillamente scambiarsi la posizione rispetto allo schema proposto):

ESCLUSO

CENTROCAMPISTI

TREQUARTISTI

ATTACCANTE

ALLAN

FABIAN/ZIELINSKI

CALLEJON/MERTENS/INSIGNE

MILIK

FABIAN

ALLAN / ZIELINSKI

CALLEJON/MERTENS/INSIGNE

MILIK

ZIELINSKI

ALLAN / FABIAN

CALLEJON/MERTENS/INSIGNE

MILIK

CALLEJON

ALLAN / ZIELINSKI

FABIAN/MERTENS/INSIGNE

MILIK

INSIGNE

ALLAN / ZIELINSKI

CALLEJON/FABIAN/MERTENS

MILIK

MERTENS

ALLAN / ZIELINSKI

CALLEJON/FABIAN/INSIGNE

MILIK

MILIK

ALLAN / ZIELINSKI

CALLEJON/FABIAN/INSIGNE

MERTENS

Attenendosi solo a questi numeri potrebbe apparire quasi paradossale che si parli di uno, o addirittura due, grandi innesti in zona offensiva senza che ciò comporti la cessione di nessuno dei 7 giocatori suanalizzati (in odor di cessione ci sarebbero infatti soltanto Verdi e Ounas):

o   un GRANDE ATTACCANTE che possa alternarsi con Milik (spingendo Mertens definitivamente nelle rotazioni dei trequartisti)

o   un GRANDE TREQUARTISTA CENTRALE (spingendo Zielinski e Fabian quasi esclusivamente nelle rotazioni dei centrocampisti puri).

L’innesto di due nuovi campioni farebbe infatti salire il numero di grandi giocatori di centrocampo/attacco da 7 a 9, comportando di fatto l’esclusione dalla formazione base di ben 3 di loro per ogni partita, se non di più considerando che il mister ha già dato prova l’anno passato di saper utilizzare a fondo l’intera rosa a propria disposizione per cui è ben possibile che in molte occasioni siano presenti anche altri giocatori (YOUNES, il probabilissimo neo arrivo ELMAS, ma anche il giovanissimo GAETANO sul quale il mister sta impostando nel ritiro di Dimaro un lavoro molto simile a quello brillantemente riuscito in carriera con PIRLO ai tempi del Milan e con TONI KROOS ai tempi del Real Madrid: trasformare un giocatore offensivo dalla grandissima tecnica individuale in un centrocampista/regista che opera davanti alla difesa)!

Ma in realtà, secondo Carlo Ancelotti, proprio in questi innesti sta la chiave per ottenere quanto prima quel salto di qualità definitivo a livello di rosa che possa essere propedeutico a una stagione davvero da protagonisti in Italia in Europa.

Non c’è infatti alcun dubbio che Carlo Ancelotti stia spingendo col Presidente De Laurentiis perché vadano in porto simili operazioni di mercato, convinto come è che questo salto di qualità definitivo, già iniziato con l’arrivo di Manolas al fianco di Koulibaly, possa in questo modo davvero completarsi fin da quest’anno!

Il mister, nonché i numerosissimi tifosi partenopei sparsi per il mondo, devono pertanto sperare che De Laurentiis trovi il modo giusto per accontentarli, senza mettere a repentaglio la saldezza economica del club (la principale arma che ha consentito al Napoli di mantenersi per un decennio intero nelle posizioni di vertice del calcio italiano): il bel gruzzolo già incassato dalle prime cessioni effettuate in questa fase di mercato (ALBIOL, DIAWARAVINICIUS) nonché quello che sarà incassato con gli obblighi di riscatto ottenuti per l’anno prossimo (INGLESE, SEPE, GRASSI, ROG) sono sicuramente un ottimo viatico.

Chi vivrà vedrà.

Vittorio de Gaetano