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Tottenham, Pochettino: “Finale Champions? Sono rimasto chiuso in casa per 10 giorni”

POCHETTINO TOTTENHAM CHAMPIONS LEAGUE – Raggiungere la finale di Champions League dopo una cavalcata emozionante e dover arrendersi contro i “rivali” del Liverpool. Difficile capire quanto si possa essere delusi, per tutto il resto basta rivolgersi a Mauricio Pochettino. L’allenatore del Tottenham, in un’intervista rilasciata allo “Standard”, ha raccontato i difficili momenti vissuti dopo la finale di Champions League persa contro il Liverpool.

“Sono stato davvero molto male. Quel momento posso paragonarlo solo all’estate del 2002 quando, nel giro di una settimana, fummo battuti dall’Inghilterra e pareggiamo con la Svezia, venendo eliminati dalla fase a gironi del Mondiale. Entrambi sono i momenti peggiori della mia carriera. Abbiamo vissuto tre settimane incredibili di preparazione alla finale e siamo rimasti enormemente delusi dalla sconfitta subita. Dopo un ko del genere, senti solo il bisogno di tornare a casa. Così, il giorno dopo, ho preso un treno da Madrid a Barcellona. Ho trascorso 10 giorni chiuso in casa mia e non volevo uscire. E’ stato difficile perché siamo arrivati a un passo dalla gloria. Tutti gli sforzi fatti per arrivare alla finale sono stati incredibili, ma arrivati a quel punto vuoi vincere e se non ci riesci il dispiacere è enorme. Perché sai quanto è difficile arrivarci di nuovo la prossima stagione: recuperare le energie e riprovarci di nuovo. Ho parlato con Jesus Perez (il suo assistente, ndr) ogni giorno per cercare di capire quella sconfitta. Cerchi sempre di analizzare, ma alla fine sono i piccoli dettagli a fare la differenza. La mia famiglia ha cercato di risollevarmi, ma eravamo tutti nella mia stessa situazione. Dopo alcuni giorni sono andato a giocare a golf con mio figlio: ero concentrato nel provare a colpire perfettamente la pallina, ma era impossibile. Poi ho iniziato a guardare avanti. Tutti hanno riconosciuto il nostro fantastico lavoro e anche questo mi ha aiutato. La gente mi fermava nei ristoranti e si complimentava. Se si analizza il nostro percorso da quando sono arrivato nel 2014, tutte le altre big inglesi hanno speso tanto per arrivare dove siamo arrivati noi. È il Tottenham a dover essere un’ispirazione per le altre squadre di Premier. La cosa più importante è la cultura, la filosofia che abbiamo creato nel club in questi ultimi cinque anni. Alla fine non so se otterremo un trofeo, ma ci siamo davvero vicini.”