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Koulibaly: “Razzismo? Servono leggi dello Stato e non solo dello sport. A San Siro stupito…”

Koulibaly
Kalidou Koulibaly è stato intervistato dal Corriere dello Sport e ha parlato diffusamente anche della questione razzismo, citando pure Mihajlovic

Kalidou Koulibaly è stato intervistato dal Corriere dello Sport e ha parlato diffusamente anche della questione razzismo. Koulibaly ha citato gli episodi non solo contro la sua persona ma anche contro altri tesserati o allenatori, per esempio Lorenzo Insigne e Sinisa Mihajlovic.

Koulibaly sul razzismo contro di lui, Insigne e Mihajlovic

Ecco alcune sue parole: “Io sono cresciuto leggendo Martin Luther King e Malcom X, prendendoli come modelli ed educatori, simboli di una sfida da vivere insieme. Il razzismo negli stadi va sconfitto ma servono leggi dello Stato e non solo dello sport. Si dovrebbe fare come in Inghilterra: procedere con espulsioni, anche a vita se necessario, altrimenti resteremo prigionieri di minoranze che si possono moltiplicare.

Razzismo contro di me? A Roma con la Lazio pensai si fosse trattato di un caso, A San Siro rimasi più stupito perché Milano è vista come città cosmopolita, la più europea tra le città italiane. Non riuscii comunque a capire il perché di quell’atteggiamento, così come non lo capisco in relazione agli altri. A me fanno il verso della scimmia, a Mihajlovic – al quale dedico un pensiero personale – danno addosso per le sue origini. Anche Insigne viene preso di mira perché napoletano: spesso ho provato a calmarlo ma ho sbagliato, perché queste cose passeranno solo se ci opporremo. Offendere Lorenzo, che è un patrimonio del calcio, vuol dire offendere la Nazionale e l’Italia”.