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Liverpool, Klopp: “Sarà una partita difficile, riguarderemo quella dello scorso anno! Insigne? Cercheremo di arginarlo”

Ancelotti Klopp
Jurgen Klopp ed Jordan Henderson in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Liverpool.

NAPOLI LIVERPOOL CONFERENZA KLOPP – Il tecnico tedesco Jurgen Klopp, alla vigilia della gara di Champions League tra Liverpool e Napoli, ha parlato nella consueta conferenza stampa nella sala dello stadio San Paolo. La gara tra il club inglese e il Napoli disputerà domani sera all’impianto di Fuorigrotta alle ore 21:00. Insieme al tecnico ha preso parte alla conferenza anche il terzino Jordan Henderson.

Jurgen Klopp in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Liverpool

Ha detto qualche parola alla squadra in vista del match di domani? “Oggi abbiamo fatto un allenamento e abbiamo parlato della partita, solo della gara di domani. Vogliamo vincere ma conosciamo il valore del Napoli, non sarò una partita semplice. Domani studieremo l’incontro e la gara che giocammo l’anno scorso a Napoli, abbiamo imparato tanto da quella partita. Se non dovessimo difendere bene sarà davvero molto dura perché il Napoli è una squadra forte che ammiro molto”.

Cosa è cambiato dall’ultima gara disputata qui al San Paolo con il Napoli l’anno scorso? “Sono passati 11 mesi dall’ultima partita con il Napoli qui al San Paolo. Non so cosa sia cambiato o cosa sia successo dopo quella gara, ma ricordo bene ciò che è successo a Liverpool, migliorandoci e seguendo quella linea fino alla fine del campionato e della Champions. Siamo tutti esseri umani, possono esserci dei cali e si può patire la tensione. Siamo i campioni ma vogliamo restare competitivi, vogliamo migliorarci ancora e fare del nostro meglio in vista del gara con il Napoli”.

Sente il peso della gara? “Non sentiamo nessun peso, però, non avevo mai vinto la Champions League, il Napoli ha avuto una buona stagione anche se non ha vinto lo scudetto, ha acquistato Manolas, Di Lorenzo, altri e ha confermato tutti i migliori giocatori. Noi non abbiamo fatto grandi acquisti, stiamo cercando di conquistare la nostra continuità, il Napoli sa penetrare tra le linee, andare in contropiede, sarà una partita molto difficile, bisognerà difendere ma anche il Napoli dovrà farlo”.

Effetto San Paolo, lo teme? “Si” (ndr. ride).

Insigne le ha sempre causato problemi ogni volta che lo ha incrociato, pensa che sarà pericoloso? Cosa pensa del pareggio potrebbe essere un buon risultato per il Liverpool? “Mi fanno spesso questa domanda, mi ride in faccia sia prima che dopo la gara, stiamo lavorando al meglio per poterlo arginare, speriamo di riuscirci. Non posso firmare per un pareggio, mi farebbe certamente piacere sarebbe un buon risultato per entrambi i club e sopratutto per noi. Ma credo che se giochiamo bene sin dall’inizio possiamo portare a casa il risultato e la vittoria sarebbe più importante”.

Siete la migliore squadra del mondo, come ci si sente? Cosa pensa degli spogliatoi del San Paolo visto che li ha commentati la settimana scorsa? “Non siamo la migliore squadra del mondo ma abbiamo dimostrato di essere una tra le più forti in Europa e lo abbiamo dimostrato, soprattutto nei momenti importanti. Per quanto riguarda gli spogliatoi, sono in ottime condizioni, non molto diversi da quelli dell’anno scorso in realtà. Hanno lavorato molto bene e quelli ospiti sono stati messi in condizione, salvo l’aria condizionata”.

Sta patendo questa differenza di clima tra Napoli e Liverpool? “A Napoli c’è bel tempo, un bel contrasto con quanto succede a Liverpool. Il mio procuratore ha fatto una battuta sulle condizioni metereologiche a Liverpool, si tratta di umorismo tedesco che nessuno ha capito. Non ho mai considerato il clima come primo aspetto per affrontare una sfida professionale, poi a Liverpool il clima è molto gradevole tra marzo e ottobre, io arrivai ad ottobre, perciò ho vissuto cinque mesi difficili. Non ho mai cambiato progetto o squadra per il clima, a Liverpool abbiamo la pioggia, il vento e l’aria fresca. E’ scoppiato il caso per le dichiarazioni del mio procuratore, ha fatto una battuta poco felice”.

Può utilizzare la vittoria della Champions League come uno strumento psicologico per influenzare i suoi giocatori o i suoi avversari? “Non lo so onestamente, è un’esperienza importante che cercheremo di usare nel modo giusto. E’ molto facile andare avanti quando si ha del carattere. E’ ovvio che quando si inizia a comprare droga, bere alcolici o andare in giro a comprare macchine diventa più difficile. Non so se Zidane ha risposto a queste domande quando ha vinto per tre volte di fila la Champions. Non so se saremo in grado di farlo ma ci proveremo”.