Home » Juventus, Sarri: “Brescia squadra pericolosa, Balotelli può dare entusiasmo. Piccolo affaticamento per Ronaldo”
Interviste Juventus

Juventus, Sarri: “Brescia squadra pericolosa, Balotelli può dare entusiasmo. Piccolo affaticamento per Ronaldo”

SARRI RONALDO HIGUAIN – Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Brescia, turno infrasettimanale valido per la quinta giornata di Serie A. Le condizioni di Higuain e Ronaldo.

Dopo il Verona ha detto che fare tanti cambi non comporti un precario equilibrio, significa che domani tornerà a una formazione base?
“No, prima voglio vedere tutti i dati. Inutile andarsi a cercare gli infortuni in questo momento. Ieri la squadra ha fatto defaticante, oggi faremo la valutazione”.

Il Brescia è una squadra che sta facendo bene, che partita si aspetta?
“L’impressione è buona. Si tratta di una squadra pericolosa che sta facendo bene, l’esordio di Balotelli può dare ulteriore entusiasmo. Difficile incontrare queste squadre”.

Bonucci, Matuidi e Ronaldo riposano?
“Voglio vedere i numeri attuali. Ronaldo ieri aveva un piccolo affaticamento all’adduttore, vediamo cosa dicono i numeri”.

A che punto è il processo di apprendimento della squadra?
“E’ una squadra in costruzione, speriamo di continuare su questo buon lavoro. In queste situazioni ci sono sempre un paio di soluzioni. Da destra vanno a Pjanic e Ronaldo, da sinistra in base a chi è in campo. Ci sono i momenti particolari della partita in cui qualcuno non è in condizione fisica o mentale per non andare a quel tipo di situazione”.

Come sta Higuain?
“Per fortuna non ha frattura. Durante la partita mi diceva che ha avuto difficoltà per la medicazione che gli hanno fatto e che gli impediva di respirare. Nella fase di costruzione per noi è diventato fondamentale Matuidi, l’altro che stava diventando importante era Douglas Costa, fino all’infortunio. Ci sta mancando tanto Giorgio (Chiellini, ndr)”.

Qual è la cosa che le sta venendo difficile: entrare nel mondo Juve?
“Questi mondi sono fatti da persone. Ci sono anche in altri ambienti, anche nel Chelsea ti chiedono di fare risultato. Poi ci sono cose tecniche, bisogna imparare a capire quali sono le caratteristiche di ogni giocatore e alcune cose le capisci solo lavorandoci. Per questo parlo di adattamento. Per innescare un modo di pensare e giocare ci vuole un po’ di tempo”.

Si aspettava questo tipo di campionato da antagoniste come l’Inter?
“Ho visto ieri sera il Brescia fino alle 22:30, non ho fatto attenzione ad altre squadre non strettamente legate al nostro calendario. Ma sapevamo che quest’anno il campionato sarebbe stato molto più complicato”.

Cosa ha ritrovato dal suo ritorno in Serie A?
“Nella prima parte di stagione è anche normale che tutte le squadre provino a proporre il loro calcio, vedremo col passare del tempo”.