NAPOLI MILIK LOZANO – Doveva essere la serata che, complice i notevoli problemi difensivi del Genk, avrebbe fornito loro l’occasione del riscatto e invece è stata quella che ne ha certificate tutte le difficoltà. Lo 0-0 in Belgio apre il sipario su un paradossale problema di casa Napoli: i due attaccanti più giovani e più costosi, sono quelli di minor affidamento in questo momento. Sono tanti gli alibi per Milik e Lozano, per il primo la condizione, la vicenda contrattuale e la mancanza di continuità e quindi di serenità, per il secondo l’apprendistato, l’ambientamento e soprattutto i dubbi in merito alla collocazione tattica. I due calciatori provenienti dal campionato olandese però, sono costati 74 milioni in due, precisamente il prezzo di due Higuain, è dunque è lecito da parte loro aspettarsi qualcosa in più e concedere meno alibi, rispetto a tutti gli altri. Invece Milik ha fallito di tutto, troppo per un centravanti del Napoli a questi livelli, mentre Lozano è stato un ectoplasma fino al dirottamento sulla sinistra, da dove almeno ha fatto vedere qualcosa in più. Sulla carta, i due bocciati di stasera, finiti sul banco degli imputati tra i tifosi, sarebbero dovuti essere i titolari di questa squadra, e invece tutto a un tratto pare proprio che i vecchietti Mertens e Llorente, uno verso lo svincolo, l’altro che svincolato lo era già, non solo sono da considerarsi decisamente più titolari, ma risulta ormai difficile immaginare di privarsi di loro persino nelle gare in cui si è portati a ipotizzare maggiori rotazioni. Un problema non da poco per Ancelotti, che della lunghezza della rosa e dell’imprevidibilità delle scelte voleva fare la forza maggiore del suo Napoli.
Costati quanto due Higuain, Napoli si interroga sulla consistenza di Milik e Lozano
