PIERO ARMENTI NEW YORK NAPOLI – “Amici del Mio Viaggio a New Yoooooork”. Alzi la mano chi non ha mai visto uno degli spassosissimi e interessantissimi video postati sui social da Piero Armenti. Urban Explorer, tour operator, giornalista e scrittore, Piero Armenti ha anche un’altra passione: il calcio. Tifoso sfegatato del Napoli, in esclusiva a “Si Gonfia La Rete” Piero ha voluto dire la sua sul momento della squadra di Ancelotti. “Prima di tutto – dice Piero Armenti, nato a Salerno, ma residente a New York da circa 10 anni – voglio dire che anche qui a New York seguiamo il Napoli. A volte ci svegliamo anche alle 6.30 del mattino per vedere le partite degli azzurri. Mettiamo la sveglia, ma non ci pesa perché è sempre una bella giornata quando gioca il Napoli”.
Forse le ultime non sono state proprio esaltanti. “Anche io – riprende Piero – come tutti i tifosi sono un po’ dispiaciuto per questo inizio di stagione. Non sono amareggiato per i risultati, perché è ancora presto. Ci sono da giocare ancora due scontri diretti con l’Inter e un altro con la Juve. C’è tutto il tempo per recuperare il terreno perduto”. “Sono dispiaciuto, più che altro, perché il Napoli non esprime più quel bel gioco che ci rendeva tutti orgogliosi – continua Piero – anche se gli azzurri non vincono trofei da anni, il bel gioco ci dava parecchie soddisfazioni”.
Negli ultimi mesi, però, il Napoli non incanta più l’Italia, l’Europa e il mondo, come riusciva a fare sino a poco tempo fa. “Adesso, purtroppo, in campo vedo tanta confusione – ammonisce Piero – spero che tutti questi esperimenti possano migliorare la competitività della squadra nella seconda metà del campionato, quando ogni partita sarà decisiva”. In definitiva Piero Armenti si dice “Fiducioso per il prosieguo della stagione, a patto che diversi giocatori tornino ai loro standard. Penso a calciatori come Milik e Ghoulam, che devono tornare ai livelli di un tempo. Mi riferisco ad Allan e anche a Koulibaly, che è sempre stato una delle colonne portanti del Napoli. Adesso, però, il suo rendimento è altalenante. C’è tutto il tempo, però, per riprendere la marcia”.
Luca Cerchione
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