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Questura di Napoli: “Daspo per alcuni tifosi, multe anche per posti e stupefacenti”

TIfosi Napoli
In un post su Facebook ricondiviso anche dal club azzurro, la Questura di Napoli ha fatto sapere di aver punito alcuni tifosi con il provvedimento del Daspo

In un post su Facebook ricondiviso anche dal club azzurro, la Questura di Napoli ha fatto sapere di aver punito alcuni tifosi con il provvedimento del Daspo e di aver dato ad altri multe sia per il non rispetto dei posti allo stadio San Paolo che per l’utilizzo di stupefacenti. I provvedimenti si sono resi possibili anche grazie al nuovo sistema di videosorveglianza presente all’interno e all’esterno dell’impianto di Fuorigrotta.

La Questura di Napoli aggiorna sui provvedimenti contro alcuni tifosi: dal Daspo alle multe

Ecco il comunicato rilasciato su Facebook:

“Il Questore di Napoli ha adottato provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive (DASPO) per periodi da uno a due anni nei confronti di dieci persone, in quanto condannate per reati quali associazione per delinquere, estorsione, rapina, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
Inoltre, sono state denunciate quattro persone per la violazione di cui all’articolo 6bis 2° comma L.401/89 in ordine a condotte di “scavalcamento” dal settore inferiore della Curva B a quello superiore, in occasione dell’incontro Napoli-Brescia dello scorso 29 settembre, con contestuale avvio del procedimento amministrativo per l’emissione del DASPO.
Analoghe iniziative – denuncia all’Autorità giudiziaria ed avvio di procedimento per l’emissione del DASPO – sono state adottate nei confronti di una persona che ha lanciato una bottiglietta all’indirizzo del personale in servizio.
Ancora, sono state elevate sanzioni amministrative a 12 persone per violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo in relazione a comportamenti tenuti durante il suddetto incontro, quali l’occupazione delle scale di emergenza, l’essersi arrampicati su balaustre, l’intralcio delle vie d’esodo, l’occupazione di posti non corrispondenti al titolo posseduto, il possesso di modica quantità di stupefacenti per uso personale.
I provvedimenti sopra menzionati – molti dei quali resi possibili dall’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza attivi presso lo stadio San Paolo – si inquadrano nello sforzo che la Questura di Napoli sta compiendo per rendere le competizioni sempre più sicure e fruibili a tutti”.